Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Livorno, finalmente riparte la gara bacini

LIVORNO – È stato detto più volte, da quella sciagurata giornata dell’agosto di due anni fa quando il bacino galleggiante Mediterraneo affondò per il cedimento delle taccate della navicella Urania: i bacini di carenaggio – il Mediterraneo e l’innominato grande e abbandonato bacino in muratura – vanno finalmente a gara. Poi non se n’è mai fatto di niente, e bisognerebbe capire bene perché: perché il relitto dell’Urania è rimasto abbandonato sul relitto del Mediterraneo, perché la magistratura inquirente – ci fu una vittima – ci ha messo un anno per dissequestrarlo, perché dal dissequestro è passato quasi un altro anno e il relitto è ancora lì. Diamo pure per scontato quello che scontato non sembra: che l’intreccio di responsabilità, il rimpallo sulle spese tra le assicurazioni e l’armatore dell’Urania, le pressioni – via via crescenti, ma all’inizio piuttosto soft – dell’Autorità portuale, le beghe tra gruppi di riparatori navali locali e non, hanno creato una situazione di stallo che non ha eguali. Difficile credere che tutto finirà a tarallucci e vino una volta che le cose potranno tornare alla normalità: ma questo è un altro discorso.

[hidepost]

La novità è che Stefano Corsini e l’Autorità di sistema alla fine hanno deciso di tagliare il nodo gordiano con un colpo di sciabola, rivolgendosi alla magistratura perché obblighi – in tempi rapidi – armatore e assicurazione dell’Urania a liberare il bacino. In contemporanea l’Authority ha rispolverato la gara per la gestione (e la rimessa in funzione) dei due bacini. Per il Mediterraneo, le riparazioni che l’hanno riportato a galla le ha fatte Benetti, che ne ha la gestione provvisoria: e la stessa Benetti ha un piano tecnico per trasferire il relitto sul suo piazzale, o in alternativa per demolirlo sul bacino. In contemporanea ha pronti gli interventi per rimettere il Mediterraneo in piena funzione.

Più complessa la situazione del “bacinone”. La gara, così come era stata impostata, prevedeva la rimessa in funzione, per riparazioni e manutenzione di naviglio mercantile o da diporto di medie dimensioni. Una specie di foglia di fico, anche perché un bacino di 300 metri, il cui ripristino costerà dai 30 ai 50 milioni di euro (stime Rina). Può darsi che la nuova gara – ammesso che sia nuova – comporti nuove clausole. C’è un imperativo: adesso bisogna correre perché in tempi di rilancio del porto e della logistica di sistema, lo scandalo bacini venga dimenticato o almeno passi alla (brutta) storia.

(A.F.)

[/hidepost]

Pubblicato il
14 Febbraio 2018
Ultima modifica
20 Febbraio 2018 - ora: 12:01

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio