Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Nella strategia delle grandi Alleanze c’è la sinergia tra Genova e Livorno

Marco Mignogna

Con la seconda metà di quest’anno ci saranno importanti novità per lo scalo labronico – L’importanza dei collegamenti ferroviari con la direttrice dorsale verso il nord – Il bacino di utenza e le prospettive in attesa della Darsena Europa

LIVORNO – “Sono tornato a Livorno, mia città d’origine dove da anni avevo lasciato moglie e figlia, per una sfida di sviluppo del Terminal Darsena Toscana in un quadro di grande dinamismo che ho trovato sul porto”. Marco Mignogna, ingegnere giramondo con molteplici cariche nel settore della grande logistica marittima internazionale, è da qualche settimana direttore generale del TDT. Le sue esperienze professionali variano dal Vte al gruppo Contship, con incarichi svolti dal Far East al grande e complesso lancio del terminal container di Tangeri. Figlio di un ufficiale di marina, già anch’egli ufficiale, aperto ai rapporti internazionali, guarda con concreto ottimismo il nuovo incarico.

[hidepost]

Ingegnere, tornare “a casa” è certo gratificante. Ma quali prospettive per il TDT?

“Anche se ho lavorato lontano, conosco bene questo terminal e le sue potenzialità. Posso confermarle che abbiamo buone prospettive di crescita, specie dalla seconda metà di quest’anno. E quando saranno completati i lavori di allargamento e approfondimento sotto la torre del Marzocco, con 120 metri di larghezza utile e 16 metri al centro del canale, saremo in grado di accettare ogni sfida in attesa della Darsena Europa”.

Lei ci dice di aver trovato un porto dinamico, anche sul piano delle infrastrutture…

“Ho apprezzato subito la grande sintonia che esiste tra Autorità portuale, Autorità marittima, operatori e anche lavoratori: una sintonia che sta dando risultati importanti, come i nuovi fondali, il miglioramento dell’accessibilità, ma anche l’impegno a sviluppare le relazioni logistiche, in particolare con la ferrovia. Per il TDT lo sviluppo delle relazioni ferroviarie è fondamentale, stiamo già lavorando per aumentare l’attuale numero dei treni blocco e per programmare nuove direttrici quando saranno pronte le strutture ad alta capacità tra il porto e la rete dorsale verso il nord”.

I traffici marittimi sono oggi legati in gran parte alle scelte delle tre principali “Alleanze”: quali prospettive concrete per Livorno in questo quadro?

“Sono convinto che il nostro porto vedrà presto positive novità anche in questo campo: ci stiamo lavorando. La stessa scelta dei grandi Fondi d’investimento subentrati nel TDT, e ovviamente interessati alla gara per la Darsena Europa, conferma che le strategie internazionali nel campo della logistica considerano Livorno una realtà in sviluppo”.

Dunque la Darsena Toscana, con i due terminal containers sulle due sponde, una volta completati i lavori nel canale del Marzocco potrà affrontare le sfide delle grandi Alleanze in attesa della Darsena Europa?

“La sintonia tra istituzioni e lo stesso impegno diretto degli imprenditori è a mio parere determinante. Come tutti sanno, sia il TDT che il Lorenzini hanno contribuito finanziariamente ai lavori di allargamento del canale del Marzocco: perché ci crediamo, perché siamo convinti che nel nord Tirreno Genova e Livorno siano i porti destinati a prossimi, ulteriori, importanti sviluppi. Il nostro porto ha un bacino di potenziale utenza da recuperare e che presto saremo in grado di servire al meglio. Da parte nostra stiamo lavorando attivamente per questo obiettivo e per creare nuove occasioni”.

Antonio Fulvi

[/hidepost]

Pubblicato il
24 Febbraio 2018
Ultima modifica
2 Marzo 2018 - ora: 11:26

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio