Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Assologistica cultura e formazione

MILANO – Ci aspettano anni “rivoluzionari” anche in ambito logistico, complice l’effetto della trasformazione tecnologica e digitale che investe pure il nostro settore in tutte le sue innumerevoli sfaccettature, coinvolgendo quindi anche un segmento importante per la nostra economia come la food logistics. Un segmento (e tutti i mutamenti che lo attendono) che è al centro del workshop gratuito organizzato il 22 marzo 2018 da Assologistica Cultura e Formazione (ramo formativo di Assologistica) dal titolo “Consumatori, logistici, produttori ed eCommerce: una nuova alleanza per il food delivery”.

[hidepost]

Il mondo della logistica e del trasporto delle merci è in una fase di profondo cambiamento. Il futuro è già dietro l’angolo e si tratta di un futuro in cui i veicoli a guida autonoma gestiranno i trasporti di lungo raggio sulle autostrade verso gli hub locali in prossimità delle principali città. Lì, veicoli commerciali leggeri dedicati all’ultimo miglio prenderanno in carico la merce e la consegneranno ai clienti finali.

La centralità del fattore professionale e umano si concentra quindi nel settore della logistica urbana, un mercato che – grazie all’esplosione dell’e-commerce e alla contestuale progressiva urbanizzazione dei territori – ha le potenzialità nei prossimi dieci anni, in Italia e non solo, per una crescita esponenziale. Le vendite dei prodotti acquistati online nell’ultimo anno in Italia sono cresciute quattro volte più rapidamente dei servizi (+28%).

Un mercato quindi sottoposto a pressioni molteplici da parte dei clienti (servizi sempre più tempestivi e flessibili, quasi individuali e personalizzati), da parte dei comuni (non più e non solo regole di accesso alle ZTL ma più in generale regole di mobilità nelle aree urbane con l’obiettivo – concordato a livello europeo – di realizzare una logistica ad emissioni zero entro il 2030), da parte dei cittadini (più sostenibilità e minore ingombro visivo e rumore dei veicoli), da parte delle forze dell’ordine (tracciamento dei veicoli che trasportano merci pericolose per ridurre il rischio di attentati terroristici).

Il tutto in un contesto assai dinamico e variabile per il settore dei trasporti e della mobilità in genere che prevede la possibilità di arrivare a una completa automazione del trasporto (guida autonoma, robotica, intelligenza artificiale, ecc.) e del magazzino (robotica, realtà aumentata, ecc.) entro il prossimo decennio.

Il workshop di Assologistica si propone di trattare queste tematiche con particolare attenzione al mondo dell’agroalimentare e del food in genere quale acceleratore dei processi sopra descritti.

[/hidepost]

Pubblicato il
28 Febbraio 2018

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio