Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

Traffico rotabile, nuovo record a Livorno l’aumento è del 15%

LIVORNO – Nel 2017 i porti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Livorno, Piombino, Capraia Isola, Portoferraio, Rio Marina e Cavo, hanno movimentato complessivamente 41.070.163 di tonnellate di merce, registrando una sostanziale tenuta dei traffici rispetto al 2016.

In questo ambito, il porto di Livorno ha contribuito con 33.702.171 tonnellate, Piombino con 4.787.206, i porti elbani con 2.580.786 tonnellate.

Ne risulta che il porto di Livorno detiene l’82% del traffico globale dell’Autorità di Sistema, Piombino il 12% ed i porti elbani il 6%.

[hidepost]

Il Traffico Rotabile

La sostanziale tenuta dei traffici è stata determinata in buona parte dal traffico RO RO, che si conferma un vero caposaldo per l’intero sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale.

Il traffico in questione, infatti, è ammontato ad oltre 20,4 milioni di tonnellate, registrando un aumento del 7,4% e facendo così dei porti di questo sistema un importante polo per lo sviluppo delle Autostrade del Mare e punto di riferimento per le politiche e le linee guida europee in questo settore.

Questo traffico, in particolare, è stato trascinato dall’ottima performance del porto di Livorno che nel 2017 ha segnato un significativo +16,2% rispetto all’anno passato, con oltre 14,4 milioni di tonnellate ed oltre 450.000 mezzi commerciali (+15%) movimentati, nuovo record per lo scalo livornese.

Nel quadro complessivo dell’AdSP MTS, relativamente al traffico RO RO, il porto di Livorno detiene il 66% delle quote, il porto di Piombino il 20% ed i porti dell’Elba il 14%.

I passeggeri

Molto più equilibrata, invece, la distribuzione del traffico passeggeri (traghetti e crociere) nei porti del sistema: Livorno mantiene una quota del 34%, mentre sia Piombino che i porti elbani detengono il 33%.

Complessivamente i porti del sistema hanno registrato un traffico di quasi 9 milioni di passeggeri / traghetti e 734.499 crocieristi, per un totale di 9,7 milioni di passeggeri (+1,3%).

In questo settore Piombino ha registrato 3,3 milioni di passeggeri per i traghetti (+4,2%) e 5.895 per le crociere, segnale del decollo del settore.

A Livorno i passeggeri relativi ai traghetti sono stati 2,5 milioni e poco meno di 700.000 per le crociere, in lieve flessione rispetto all’anno scorso, come peraltro accaduto in diversi altri scali del paese.

I porti di Portoferraio, Rio Marina e Cavo, nel loro insieme, hanno registrato un traffico di 3,1 milioni di passeggeri/traghetti e 29.824 crocieristi.

I contenitori

Per quanto riguarda i contenitori, traffico presente solo nel porto di Livorno, il 2017 si è concluso con una lieve flessione rispetto al 2016, anno record.

La diminuzione è da imputare al decremento del traffico di trasbordo, notoriamente volubile ed instabile, senza intaccare lo “zoccolo duro” del traffico containerizzato  che ha registrato un +0,7%.

La ridotta profondità dei fondali del porto e l’angusta  geometria degli accessi alle darsene ha finora reso  più laboriosa l’operatività delle navi di maggiori dimensioni in servizio nel mediterraneo.

Tuttavia, tale circostanza può dirsi superata a seguito dei recenti interventi infrastrutturali operati dall’AdSP in tema di approfondimento dei fondali di accesso e allargamento della strettoia del Marzocco che hanno consentito la revisione, da parte della Direzione marittima, delle condizioni di accesso e di manovra. I risultati positivi in termini di traffici già si stanno realizzando e il prossimo anno sarà possibile concretizzare ulteriormente i miglioramenti attesi.

In sensibile aumento i contenitori pieni (+1,3%) sia in import che in export, mentre i vuoi hanno registrato una flessione (-1,3%) dovuta in particolare alla contrazione in export.

Traffico contenitori pieni/vuoti escluso transhipment (TEU) – Anno 2017

Le Auto Nuove

Il porto di Livorno, inoltre, ha segnato un traffico record per il settore delle auto nuove che con una crescita del 10% sul 2016 ha superato per la prima volta la soglia delle 600 mila unità movimentate.

I prodotti forestali

Vero fiore all’occhiello del porto di Livorno, nel 2017 la movimentazione dei prodotti forestali in break bulk, dopo 2 anni consecutivi di primati con straordinarie performance (1.745.219 ton nel 2015 e 1.904.227 ton nel 2016) ha chiuso l’anno in flessione con 1.584.654 ton. Il calo ha interessato sia lo sbarco che l’imbarco: lo sbarco ha aumentato la propria quota percentuale al 92% del totale movimentato del comparto (88% nel 2016).

Le navi

Infine, le navi che hanno scalato complessivamente i porti dei sistema del MTS sono state 36.128, con una lievissima flessione nel numero (0,6%) abbondantemente compensata dall’aumento della stazza lorda delle unità (+4,3%).

[/hidepost]

Pubblicato il
24 Marzo 2018

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio