Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Alla ricerca del paese normale

LIVORNO – Ma davvero vogliamo far finta di nulla? Davvero, di fronte alla sceneggiata dei partiti sugli accordi – e i disaccordi – che rallentano la nascita di un governo, dobbiamo turarci il naso e pensare ai fatti nostri? E non sono fatti nostri i temi dell’economia, quella nazionale e quella che entra quotidianamente nelle nostre case, con le tasse, le bollette, le inefficienze, la burocrazia…ovvero tutto ciò che tutti i partiti, nessuno escluso, ci avevano promesso di voler aggredire tambur battente? Per le Camere bisogna riconoscere che hanno fatto (relativamente) presto. Ma sulla sostanza dei veri problemi?

[hidepost]

L’abbiamo già scritto pochi giorni fa, a corredo della dura lettera dello spedizioniere spezzino Laghezza: anche sui porti, anche sulla logistica, la tanto sospirata riforma è a metà del guado. E quella metà che è nata lascia molto a desiderare. Si può discutere se la proposta – non nuova, ma reiterata a cicli carsici – di fare delle AdSP delle simil-Spa sia valida o meno: ma che la riforma della riforma debba completare l’iter e su alcuni punti vada ulteriormente riformata non si discute. E certo non aiutano i ludi cartacei con cui i partiti giocano a scacchi a conferma che non siamo e non riusciamo ad essere un paese normale. Adesso c’è da aspettare il nuovo ministro delle infrastrutture e trasporti del nuovo governo: anche per capire cosa cambierà, se qualcosa cambierà. E in particolare con quali tempi. Aspettando Godot?

Antonio Fulvi

[/hidepost]

Pubblicato il
28 Marzo 2018

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio