Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Nidec ASI vince la gara per elettrificare le banchine

MILANO – Nidec ASI, multinazionale capofila del settore Industrial Solutions del Gruppo Nidec, ha siglato un contratto del valore di 8 milioni di euro con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, volto alla realizzazione di un progetto “shore to ship” per il porto di Genova, un sistema avanzato di alimentazione elettrica che consente alle navi ormeggiate di attingere dalle banchine l’energia necessaria ad essere pienamente operative, senza bisogno di accendere i motori di bordo.  In Italia un sistema del genere esiste solo a Livorno (dove però dopo l’inaugurazione – un paio d’anni fa – non è stato mai utilizzato, con un seguito di polemiche).

[hidepost]

Nidec ASI, che si è aggiudicata il miglior punteggio tecnico ed economico nella gara d’appalto – dice una nota della compagnia – è stata tra i primi player a promuovere l’elettrificazione delle banchine dei porti. Considera questo sistema la soluzione decisiva per la riduzione dell’impatto ambientale delle attività portuali e per il risparmio energetico. Il progetto risponde all’esigenza di adeguarsi alle direttive dell’Unione Europea che, dal 2003, ha invitato i porti ad adottare sistemi “shore to ship” per ridurre le emissioni inquinanti delle navi in porto. Una raccomandazione che diventerà vincolante – continua la nota – per tutti i porti europei entro il 2025.

Grazie al sistema messo a punto da Nidec ASI – continua il documento – le emissioni di SOx, NOx, CO2 e di PM, che rappresentano una significativa fonte d’inquinamento per un territorio densamente popolato, vengono notevolmente ridotte a beneficio della salute pubblica. Inoltre, collegando le navi alla rete elettrica nazionale ed evitando l’impiego dei generatori diesel di bordo, si ridurranno significativamente anche le emissioni acustiche che infastidiscono turisti e abitanti delle zone limitrofe.

Kaila Haines, marketing e PR director di Nidec ASI ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di collaborare con il porto di Genova apportando la più avanzata tecnologia, unita alla capacità di soddisfare esigenze specifiche attraverso soluzioni personalizzate e a una comprovata esperienza, sviluppata grazie alle diverse applicazioni già installate nel porto di Livorno, nei cantieri di Muggiano – La Spezia, nelle Basi Militari Navali di Taranto e a Tolone (Francia)”.

Per il porto di Genova – che nel 2016 si aggiudicò il premio come “Top 100 Worldwide Container Ports” – Nidec ASI fornirà due convertitori statici di frequenza da 6 MVA che, con i sovraccarichi richiesti, possono arrivare a 12 MVA, i quadri e trasformatori MT e BT, i conduttori di connessione per le varie apparecchiature e le componenti accessorie. La particolarità dei sistemi di Nidec Asi, infatti, è quella di adattare tensione e frequenza della rete elettrica nazionale al fabbisogno delle singole navi. Nel lungo periodo, Nidec seguirà, inoltre, le opere civili, i montaggi, la messa in servizio e l’assistenza tecnica funzionali al progetto, per i prossimi 10 anni.

[/hidepost]

Pubblicato il
11 Aprile 2018

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora