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Mobilità sostenibile e impegni: Delrio chiama anche i Comuni

L’intervento del presidente di RAM Ennio Cascetta.

ROMA – Oltre 181 miliardi di investimenti in buona parte già attivati per mobilità sostenibile, dalle ferrovie al tpl, e 220mila posti di lavoro all’anno in 10 anni: sono alcuni dati che emergono da “Connettere l’Italia” sulle iniziative del ministro Delrio.

Se ne è parlato a Roma durante la presentazione del libro “Connettere l’Italia”, Trasporti e logistica per un Paese che cambia, nella Sala del Tempio di Adriano, in Piazza di Pietra. Occasione per fare il punto sugli ultimi tre anni delle politiche dei trasporti e delle infrastrutture, con protagonisti del settore della ricerca e dell’economia: Stefano Pan Confindustria, Edoardo Zacchini Legambiente, Domenico Arcuri AD Invitalia, Lorenzo Bellicini direttore Cresme, Patrizia Gabellini Politecnico Milano e Mimmo Carrieri Università La Sapienza.

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“Con Connettere l’Italia – ha detto il ministro Graziano Delrio – abbiamo portato avanti l’obiettivo di connettere sempre di più l’Italia con sé stessa e con l’Europa e con il mondo. Abbiamo investito sui valichi alpini per far assumere all’Italia un ruolo da protagonista nel traffico merci europeo. La sfida globale si combatte ora con le connessioni, gli investimenti e con una identità di Paese chiara”.

“Gli investimenti complessivi sono ripresi – ha ricordato il ministro – perché sono passati dai 271 mld del 2014 ai 300 mld del 2017, includendo ferrovie, porti, autostrade. Con il fondo di progettazione che abbiamo previsto, contiamo di vedere anche i Comuni riprendere la spesa, dopo lo sblocco del patto di stabilità e le risorse messe a disposizione”.

Delrio ha concluso evidenziando il coinvolgimento degli operatori e dei cittadini avviato in questi anni: “La politica è un’opera collettiva: uscire dai problemi insieme è la politica. Provare a vincerli da soli è assolutamente velleitario. Il Paese deve cominciare a parlare in un’ottica cooperativa e uscire dalla logica settoriale. Se non c’è questa disponibilità è complicato governare qualsiasi cosa, una città, una Regione, un Paese”. Non dobbiamo avere paura – ha concluso Delrio – di rivolgerci alla gente, come con il dibattito pubblico sulle grandi opere. Se le opere sono condivise, saranno veramente patrimonio comune e migliori. Ed è questo il senso che vogliamo lasciare del nostro lavoro”.

Obiettivo di “Connettere l’Italia” – è stato ribadito da Cascetta – è dotare il Paese di un sistema di mobilità sostenibile che consenta di crescere ed essere più vivibile nei prossimi quindici anni. Per questo sono stati messi in campo investimenti e nuove norme, incentivi, in un quadro unico e sinergico. Il piano strategico ha visto riordino e rilancio della spesa: città, turismo, trafori, vie del mare, intermodalità ferroviaria, riforma del sistema portuale e della logistica, trasporto pubblico locale, sono stati interessati, in Italia ma soprattutto nel Mezzogiorno, da una pianificazione e programmazione a lungo termine di infrastrutture e trasporti, che potrà condurre in pochi anni a traguardare ambiziosi obiettivi di mobilità sostenibile.

Dei 181,6 mld di investimenti previsti, 103,1 sono già disponibili con una copertura, per la realizzazione dei progetti, del 77% ed un fabbisogno residuo di 30,8 mld. Al top degli investimenti quelli dedicati alle ferrovie che sfiorano i 100 mld. Seguono strade e autostrade con circa 80 mld, città metropolitane con circa 20 mld. Poi aeroporti con 3,6 mld (realizzati al 100%) e porti con 2,4 mld. In tre anni sono stati attivati investimenti pari a quelli degli ultimi venti anni; una imponente operazione di rilancio della mobilità sostenibile in Italia.

Importanti anche i risparmi conseguiti: “I risultati delle project review già concluse, riguardanti strade, autostrade, ferrovie e porti – ha affermato Cascetta – sono notevoli in termini di impatto sulla spesa pubblica. Per esempio, per quanto riguarda strade e autostrade, le project review relative completate hanno consentito di ottenere un risparmio del 68% rispetto al costo iniziale degli interventi”.

Al convegno è stato inoltre proposto un focus sui dati della ripresa e i trasporti, a dimostrazione di quanto i due fattori siano strettamente interconnessi. È stato sottolineato come il traffico merci e passeggeri nel periodo 2014-2017 abbia registrato incrementi tali da incidere maggiormente sul Pil: nel traffico merci, per esempio, ha inciso con un + 3,5%, visto che in alcuni settori sono stati registrati aumenti di traffico del + 24% come nel cargo aereo o del +12,9% nel traffico passeggeri ferroviario.

“La crescita della domanda è frutto della ripresa economica – ha concluso Cascetta – e anche dell’implementazione delle semplificazioni legislative, regolamentari ed amministrative avviate negli ultimi anni, nonché degli schemi incentivanti messi in campo, in particolare, per il settore ferroviario, le politiche del Ferrobonus, dello Sconto Traccia e sconto terminalisti portuali e del Marebonus con l’obbiettivo di favorire le autostrade del mare”.

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Pubblicato il
14 Aprile 2018
Ultima modifica
20 Aprile 2018 - ora: 10:03

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