Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Norme UE su navigazione: l’UCINA udita a Bruxelles

ROMA – UCINA Confindustria Nautica è stata udita la settimana scorsa presso le commissioni riunite della Camera, Trasporti e Politiche dell’Unione europea, nell’ambito dell’esame dello Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (Ue) 2016/1629, che stabilisce i requisiti tecnici per le navi adibite alla navigazione interna.

Non avendo vie di comunicazione fluviale connesse con la rete europea, l’Italia non è tenuta al recepimento della Direttiva, che può derogare totalmente o parzialmente – è stato illustrato alle Commissioni – ma certamente non è utile, né saggio, prevedere l’ampliamento degli stessi ambiti di applicazione di questa normativa UE, nata per regolare il traffico commerciale sulle grandi vie fluviali d’Europa a tutte le acque dolci italiane, estendendola alle unità da diporto che si trovassero a solcare stabilmente le acque interne.

[hidepost]

Il 97% della navigazione da diporto si svolge in mare e tutte le unità dispongono già di una certificazione di sicurezza. L’attuazione della Direttiva, comporterebbe dunque l’obbligo di una doppia certificazione per ogni unità, provocando inutili oneri per i costruttori, un costo aggiuntivo che inevitabilmente sarebbe sopportato dagli utenti, ma soprattutto un notevole aggravio di lavoro per l’Amministrazione pubblica che, alle attività già in essere per la certificazione marittima, sarebbe chiamata ad affiancare la gestione della nuova certificazione per acque dolci da parte della Motorizzazione Civile, ad oggi non attrezzata per simili esigenze inerenti il diporto.

“Il problema” – ha spiegato il responsabile dei Rapporti Istituzionali UCINA, Roberto Neglia – “si porrebbe anche in termini delle barriere poste all’accesso a tutte le attività di refitting, manutenzione e rimessaggio di unità da diporto che hanno sede alle foci dei fiumi e in acque interne. Il problema è tuttavia di facile soluzione, potendosi prevedere che la certificazione per acque dolci non è necessaria laddove l’unità è già in possesso di un certificato di sicurezza per la navigazione in mare”.

Su questo punto i membri delle Commissioni, sia di maggioranza, sia di opposizione, hanno a assicurato la massima attenzione, rilevando la fondatezza delle obiezioni sollevate.

In conclusione dell’audizione è stato riproposto il tema di un intervento legislativo urgente per il differimento dell’entrata in vigore dei nuovi requisiti per la conduzione senza patente relativa ad alcuni specifici motori, modificati dal D.lgs. 229/2017, per consentire all’utenza di potersi adeguare nei prossimi anni.

[/hidepost]

Pubblicato il
25 Luglio 2018

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio