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Dalle campagne di Marevivo via microplastiche e microfibre

ROMA – Un punto a favore dell’Italia viene dal recente provvedimento adottato dal governo, di vietare la vendita e l’uso dei cotton-flock con bastoncino di plastica e di preannunciare il divieto anche per le bottiglie e i contenitori di plastica non riciclabile. Sono entrambe scelte che l’Italia sta facendo in questi giorni, all’avanguardia in Europa: e che rispondono alle richieste pressanti delle associazioni ambientaliste, in particolare Marevivo che sulle plastiche “spara” ormai da anni.

Altra campagna di Marevivo avviata in questi giorni, con il significativo logo del delfino “strizzato” è quella contro le microfibre sintetiche. Secondo i tecnici dell’associazione, i tessuti sintetici in lavatrice rilasciano milioni di microfibre dannosissime nella catena alimentare del mare.

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L’acrilico, nello specifico, è uno dei tessuti peggiori, cinque volte in più del tessuto misto cotone-poliestere. È quanto emerso dallo studio “Evaluation of microplastic release caused by textile washing processes of synthetic fabrics” De Falco,F., et al., pubblicato su Environmental Pollution (2017) secondo cui un solo carico di 5 kg di materiale in poliestere produce tra i 6 e i 17,7 milioni di microfibre. Queste ultime, inoltre, sono sempre più spesso trovate negli organismi filtratori acquatici come mitili e ostriche, ma anche nello stomaco di pesci ed uccelli marini, nei sedimenti, nel sale da cucina e nell’acqua in bottiglia.

Nondimeno, una volta entrati nell’ecosistema marino, i microframmenti nocivi iniziano ad assorbire sostanze inquinanti e tossiche e vengono ingeriti dagli organismi che li scambiano per cibo; si accumulano nei tessuti in concentrazioni sempre crescenti via via che si sale nella catena alimentare (bioaccumulo o biomagnificazioni) fino a raggiungere potenzialmente l’uomo.

È indispensabile investire sulla ricerca e l’innovazione del settore tessile e migliorare il trattamento delle acque reflue. Chiediamo alle aziende di progettare sistemi di filtraggio più efficaci per lavatrici e, a tutti, di ridurre quanto più possibile gli acquisti, di riciclare e riusare.

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Pubblicato il
5 Gennaio 2019

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