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Mobility pakage e sciopero

ROMA – “Grazie alle sollecitazioni e alla grande mobilitazione dei sindacati dei lavoratori in Italia come negli altri Paesi dell’Unione, coordinati dall’ETF Transport, per il momento ha prevalso tra i parlamentari la tutela sociale della Ue, che è quella che vorremmo fosse messa sempre al primo posto in Europa”: a dichiararlo Claudio Tarlazzi, segretario generale, e Marco Odone, segretario nazionale della Uiltrasporti, commentando il voto espresso dalla Commissione Trasporti del Parlamento europeo sul Mobility Package autotrasporto merci. Sul tema i ministri dei Trasporti UE a dicembre scorso avevano trovato un compromesso non sufficiente per Uiltrasporti; che ha respinto la modifica peggiorativa sui tempi di lavoro, la possibilità del riposo a bordo e l’allineamento del salario agli standard del Paese in cui il lavoratore opera.

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“Questa non è una vittoria – proseguono i due segretari della Uiltrasporti – ma solo un primo risultato parziale seppur positivo. Ora il Parlamento europeo potrebbe dover votare in plenaria il pilastro approvato in Commissione, ma ci aspettiamo emendamenti peggiorativi. Per questa ragione è stato importante indire lo sciopero del 14 gennaio di tutto il settore dell’autotrasporto merci”.

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Pubblicato il
16 Gennaio 2019
Ultima modifica
17 Gennaio 2019 - ora: 11:12

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