Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Performance oggi al massimo del Distretto Nautico Toscano

Vincenzo Poerio

VIAREGGIO – La Regione Toscana conferma, dopo due anni di avvio delle attività,  il vertice del Distretto Tecnologico per la Nautica e la Portualità Toscana. Alla presidenza dell’organismo rimane Vincenzo Poerio, nominato dal presidente Enrico Rossi nei mesi scorsi anche tra i “Tuscany Business Advisors”. Amministratore delegato del soggetto gestore è Pietro Angelini, direttore generale di NAVIGO, centro servizi per l’innovazione e sviluppo della nautica con base a Viareggio.

Conferme anche per il Comitato di Indirizzo del distretto con la presenza di Andrea Giannecchini (Viareggio Yachting Corporation), Michela Fucile (Yacht Broker), Matteo Italo Ratti (Marina Cala de’ Medici) e Katia Balducci (Overmarine). Come membro aggiunto, entra nel comitato Giovanni Costantino (Italian Sea Group) responsabile anche della commissione nautica di Confindustria Toscana.

[hidepost]

A queste importanti personalità della nautica, va ad aggiungersi un affiancamento del settore della ricerca con Andrea Corvi del dipartimento d’ingegneria civile dell’Università di Firenze, Iacopo Cavallini del dipartimento di biologia dell’Università di Pisa, Cecilia Laschi dell’istituto di robotica della Scuola Superiore di S’Anna e Alberto Ortolani del CNR Ibimet.

Innovazione e tecnologia con progetti e azioni dedicate a cantieri navali, imprese della filiera, a marine e porti; attività di formazione, organizzazione aziendale e controllo di gestione, digitalizzazione e potenziamento sul mercato per le PMI della nautica. Sono queste le principali competenze del Distretto per la Nautica e la Portualità Toscana.

Nel corso di due anni di attività, il distretto ha al suo attivo lo sviluppo di progetti di innovazione per un valore complessivo di 16 milioni di euro (di cui oltre 8 milioni di euro a fondo perduto) su temi quali sensoristica, automazione, portualità, nuovi materiali, propulsioni elettriche, rapporti fra distretti nel mediterraneo.

Per quanto riguarda i servizi di accompagnamento (internazionalizzazione, marketing strategico e valutazione del potenziale delle aziende, sviluppo reti), in due anni, sono stati effettuati più di 1.000 matching R2B e B2B e oltre 350 incontri tra imprese, banche e università.

Al distretto, classificato di prima fascia e attivo dalla fine del 2016, aderiscono già 206 aziende, 11 centri di servizi, 20 organismi di ricerca e 39 infrastrutture di ricerca industriale e trasferimento tecnologico.  Il soggetto gestore del distretto è RETE PENTA formato da Navigo scarl, soggetto capofila, insieme a Navicelli Pisa Spa e al Consorzio Tecnologico Magona.

[/hidepost]

Pubblicato il
23 Gennaio 2019

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio