Aspettando il ministro
LIVORNO – Infrastrutture, si gioca con il fuoco a livello di governo. Ci dicono che non dobbiamo prendere sul serio le quotidiane esternazioni sulle grandi opere dei due leaders Di Majo e Salvini; che il criterio dei costi-benefici è sempre stato (o così avrebbe dovuto essere) alla base del buon governo; che il pesante ritardo dell’Italia nelle infrastrutture logistiche è un dato di fatto e dev’essere cancellato. Ci dicono tante cose: “Tav e trivelle, altissima tensione invece: ci fanno fessi con il gioco delle parti, per tirare fino alle europee e poi si vedrà. Ci crediamo?
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In questi giorni la Toscana tutta, a partire dalla costa, si consola con l’annuncio di una prossima visita del ministro Toninelli al porto di Livorno. In attesa del quale il governatore Rossi ha rilanciato anche l’autostrada Livorno-Grosseto-Civitavecchia, di cui da anni si era persa ogni traccia. C’è chi tira la giacchetta a Toninelli, e chi la tira a Salvini, magari fermandosi al “lotto zero” che è solo il superamento del Romito attraverso una serie di gallerie. Due giorni fa c’è stato un gran battage sulla 398, altra superstrada di cui si parla (e solo si parla) da almeno vent’anni, strategica per fare del porto di Piombino un vero porto. Il sindaco piombinese Giuliani ha garantito che nel corso dell’anno partirà il primo lotto. Accontentiamoci? L’Autorità di sistema – riferiscono – ha messo a disposizione 22 milioni per la progettazione del secondo lotto. Ben fatto: ma se siamo ancora a sperare nel progetto, andiamo bene!
A.F.
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