Toscana aeroporti, progetti e timori

Gina Giani
PISA – Sulla stampa fiorentina l’hanno data come una vittoria: la conferenza dei servizi, nella sua quarta seduta al ministero MIT, ha approvato il masterplan dell’aeroporto di Firenze, dopo una “neverending story” di almeno trent’anni. Ma subito il presidente della Regione Enrico Rossi ci ha messo una battuta di sano realismo, anche in relazione ai distinguo del ministro Toninelli. “Mi aspetto che non ci saranno sorprese sui 150 milioni stanziati dal precedente governo. Non avrebbe senso dirottarli su Pisa – ha specificato rispondendo proprio a Toninelli – in quanto la normativa UE non consente stanziamenti di Stato agli aeroporti che superano i 5 milioni di passeggeri come Pisa”. Sulla stessa linea Simona Bonafè, segretario del Pd toscano, “adesso il ministro Toninelli non ci faccia scherzi”.
Premesso che siamo in piena campagna elettorale, vale comunque la pena di registrare che il presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai ha preso la promozione del masterplan di Firenze in chiave positiva. Da parte sua il vicepresidente del network Roberto Naldi ha annunciato che l’aeroporto di Pisa sta per sbloccare lavori per 43 milioni del piano 2018-2028, con l’ampliamento dell’aerostazione e il restyling con un incremento della superficie totale da 36 mila a 64 mila metri quadri, con un aumento dei gates da 16 a 23 e delle aree commerciali. Il tutto – ha ricordato Naldi – senza una lira dal pubblico.
Da parte sua Gina Giani, amministratore delegato del network, ha recentemente ricordato che lo scalo pisano conta ormai su 24 compagnie e 83 destinazioni, di cui 72 estere, con la prossima apertura, nel giro dell’anno, di altre 5 nuove rotte. I collegamenti con Mosca e San Pietroburgo, che parevano sembrare una scommessa, stanno scaricando sulla Toscana migliaia e migliaia di turisti ed operatori russi, ben 190 mila nel 2018. Altrettanto successo ci si aspetta dal nuovo collegamento con Doha (Qatar), vera e propria porta dell’Oriente più ricco, collegamento “vinto” da Pisa nella gara con lo scalo di Bologna. L’ultima notizia è che Ryanair sta studiando l’apertura al Galilei di una base di manutenzione per i propri aerei: un progetto che aprirà nuove possibilità di lavoro in tutto un largo indotto non solo pisano.