Tutti i mali per i porti della Campania
NAPOLI – La crisi dei movimenti commerciali è ormai alle spalle, le condizioni macroeconomiche vedono un progressivo aumento dei traffici nel Mediterraneo e i porti della Campania sono quelli che, dopo aver superato con fatica le gravi criticità degli anni precedenti, registrano aumenti vertiginosi. “Però mancano le infrastrutture e l’eccesso di burocrazia, che è uno dei mali del nostro Paese, non consente di ricevere risposte in tempi adeguati”. A lanciare l’allarme è Pasquale Legora De Feo, AD di Conateco e vicepresidente di Confcommercio Campania con delega alla logistica.
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È proprio su questo tema che martedì scorso Confcommercio Campania ha tenuto un confronto alla Stazione Marittima nel porto di Napoli (Sala Dione/Elettra), mettendo insieme i quattro poli logistici della Campania: i porti di Napoli e Salerno e gli interporti di Nola e Marcianise. Ai lavori, aperti dal commissario di Confcommercio Campania Giacomo Errico, in programma anche il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi e il vicepresidente di Confcommercio-Conftrasporto Paolo Uggè.
A seguire, dopo una presentazione degli scenari logistici curata dall’ingegnere Marco Di Stefano, si è sviluppato un confronto-dibattito tra i principali stakeholder della logistica campana e le istituzioni con interventi di Pasquale Legora De Feo e Agostino Gallozzi, che hanno dato rispettivamente voce alle istanze degli operatori del porto di Napoli e di Salerno, Claudio Ricci e Giancarlo Cangiano, per gli interporti di Nola e Marcianise, Stefano Messina in rappresentanza di AssArmatori. Per la parte pubblica presenti Piero Spirito, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Tirreno centrale, il presidente della Commissione Trasporti della Regione Campania Luca Cascone e il professor Mario Calabrese per il Comune di Napoli. Ha moderato gli interventi Pasquale Russo, direttore generale di Confcommercio Campania.
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