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Ecco le flotte in Teu

LONDRA – La flotta mondiale delle portacontenitori continua a crescere, anche se il mercato soffre tutt’oggi di un eccesso d’offerta. Come si vede dalla tabella qui sopra, le prime quattro compagnie al mondo come capacità sono tutte sopra ai 2 milioni e mezzo di Teu. E c’è da rilevare che malgrado la forte crescita del Far East le prime due compagnie rimangono stabilmente le europee Maersk e Msc, la prima danese, la seconda svizzero/italiana. La cinese Cosco, che ha in atto non solo da ora una forte campagna acquisti anche come terminalista in Europa (Pireo e Genova) precede i francesi di CMA-CGM sia nella classifica generale, sia anche come capacità massima di una singola nave (Cosco “Shipping Universe” batte di poco la francese “de Saint Exupery”). Un dettaglio: fino a gennaio scorso la nave portacontainer con maggiore capacità in Teu risulta essere la “Hong Kong” di OOCL, anche se sui dati ufficiali in portata c’è chi crede che le compagnie giochino, tenendosi qualche margine “riservato”. In sostanza, fornendo totali che sono più o meno leggermente inferiori alla realtà.[hidepost]
Gli analisti si stanno ormai chiedendo se la corsa al gigantismo nel campo dei containers continuerà o no: anche perché, già al punto in cui siamo, le navi più grandi hanno difficoltà a trovare porti in grado di lavorarle e che siano nel cuore delle aree di importanza logistica. Non si tratta certo dei porti asiatici, che sono nati e stanno crescendo (vedi i piani di Shanghai, tanto per fare un esempio) in aree libere da condizionamenti urbani; ma di quelli europei, circondati da città storiche e in genere impossibilitati a nuove soluzioni per l’antropizzazione spinta delle coste. Mala logistica corre più forte ancora della fantasia. E mai dire mai.

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Pubblicato il
23 Marzo 2019
Ultima modifica
29 Marzo 2019 - ora: 10:30

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