Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Uggè (Conftrasporto): “verifiche sui conducenti”

Paolo Uggè

CERNOBBIO – Niente ‘trovate’ inutili, come quella della targa personale, ma urgenti terapie. È di questo che – per il vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè – c’è bisogno nel sistema dei trasporti per aumentare la competitività dell’Italia, l’accessibilità, la sostenibilità e la sicurezza, a beneficio di cittadini e imprese.

A margine del Forum di Confcommercio a Cernobbio, il vicepresidente confederale ha anche parlato dei drammatici fatti del bus sequestrato e dirottato a Milano, chiedendo di “Prevedere più rigorose verifiche sui conducenti dei mezzi dal punto di vista giudiziario e psico-attitudinale e l’introduzione di modalità più efficaci di monitoraggio dei veicoli impegnati in trasporti sensibili e delicati (di scolaresche nel trasporto persone, di merci pericolose e carichi preziosi)”.

[hidepost]

“Altre priorità riguardano invece i trasporti eccezionali, che vanno sbloccati – prosegue Uggè – e i nuovi divieti di circolazione per i mezzi pesanti sui valichi alpini dell’Austria, che devono essere contrastati. Riguardo all’ambiente, bisogna favorire il rinnovo del parco circolante con veicoli più puliti e sicuri”.

Poi l’affondo sulla recente questione della targa personale, annunciata dal ministro ai Trasporti Danilo Toninelli.

“Di sparigliare il gioco con misure a effetto (dai risultati dirompenti nella filiera della circolazione stradale) come quella della cosiddetta targa personale, certo non si sentiva il bisogno – afferma Uggè -. Svincolare le targhe dai veicoli per legarle agli intestatari non ha nulla di vantaggioso per i cittadini, né per le imprese. Sono invece sicuri gli aggravi operativi e i costi, oltre alla duplicazione di procedure per un sistema già appesantito dal doppio registro dei veicoli, che non si riesce a superare”.

“Se non si vuole abbandonare l’idea in tronco, come sarebbe auspicabile – continua il vicepresidente di Confcommercio-Conftrasporto – si faccia almeno una seria analisi dei costi/benefici, oggettiva e non di parte, per capire se, a fronte delle emergenze esistenti, non sia preferibile concentrarsi su queste evitando di buttare la palla fuori campo con innovazioni che rischiano di generare soltanto caos. Ci sarà pure una ragione se il nuovo sistema della targa personale è stato adottato solo da quattro Paesi (sicuramente non tra quelli più estesi) in tutta Europa”.

[/hidepost]

Pubblicato il
27 Marzo 2019

Potrebbe interessarti

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Nautica e navigatori al Salone di Genova

Passata la festa, diceva un vecchio proverbio un po’ blasfemo, gabbato lo Santo. Passato il Salone Nautico di Genova, appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati, sono state tirate le somme: ufficialmente, la nautica italiana...

Editoriale
- ANTONIO FULVI
Leggi ancora

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio