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Tra Civitavecchia e Barcellona Autostrade del Mare e progetti

Nella foto: Francesco Maria di Majo con i rappresentanti dei gruppi di navigazione Grimaldi, Grandi Navi Veloci e del presidente del porto catalano Mercè Conesa.

CIVITAVECCHIA – A Barcellona per la Motorways of the Sea Western Mediterranean – Climate Action Program 2020 The Way Forward Conference, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo, insieme ai rappresentanti dei gruppi di navigazione Grandi Navi Veloci e Grimaldi e del presidente del porto catalano Mercè Conesa, ha voluto ribadire l’importanza e la necessità dello sviluppo delle Autostrade del Mare con la Spagna  in chiave sempre più ecosostenibile.

“Da presidente dell’AdSP – ha dichiarato di Majo – ho il compito di promuovere, mediante il completamento delle opere infrastrutturali portuali e il loro più proficuo utilizzo, lo sviluppo, in chiave ecosostenibile, delle Autostrade del Mare e, quindi, dell’interscambio con altri Paesi mediterranei”.

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“L’ulteriore sviluppo – ha detto ancora di Majo – delle linee commerciali marittime tra Civitavecchia e la Spagna (che prevede oltre la linea con Barcellona anche una nuova linea con Sagunto), ma anche con Sicilia, Sardegna e paesi nordafricani richiederà, in particolare, che l’intera darsena traghetti del porto di Civitavecchia sia resa al più presto operativa, con banchine attrezzate per il traffico Ro/Ro ed adeguati spazi per i semirimorchi, il cui numero, negli ultimi mesi, è raddoppiato”. “Con il nuovo presidente del Porto di Barcellona, ho registrato una comunanza di intenti per far diventare la “rotta” Barcellona-Civitavecchia sempre più competitiva, soprattutto rispetto al tema della sostenibilità. In tale ottica è stato apprezzato l’investimento fatto dal Gruppo Grimaldi con la nuova nave denominata zero emission in port, che sarà la prima delle due navi recentemente allungate ad essere impiegata, a breve, sulla tratta Civitavecchia- Barcellona. Tale nave  verrà alimentata in porto con l’energia elettrica, immagazzinata da batterie a litio e sarà dotata di  scrubbers per ridurre le emissioni  durante la navigazione”.

Sempre in tema di eco-sostenibilità e tutela dell’ambiente marino, di Majo sottolinea che “nei prossimi mesi, nel porto di Fiumicino, saranno installati i Sea Ben, ossia cestini raccoglitori di rifiuti galleggianti, in numero di cinque, per la raccolta automatica dei rifiuti flottanti nella Darsena del porto canale. Si tratta di un progetto realizzato dall’Autorità di Sistema Portuale a seguito di incontri e tavoli tecnici con l’Amministrazione Comunale e la Capitaneria di Porto in relazione alla necessità di arginare l’accumularsi di grandi quantità di rifiuti flottanti portati dal fiume Tevere che interferiscono sulle manovre delle unità navali”. “Questi dispositivi, ad aspirazione continua ed autonoma a basso consumo, saranno installati nello specchio acqueo della darsena e, oltre a raccogliere rifiuti di piccolo taglio e micro rifiuti consentiranno, altresì, di assorbire idrocarburi dispersi in galleggiamento, disinquinando, di fatto, lo specchio acqueo”.

La missione a Barcellona, durante la quale è stato apprezzato anche il sistema di incentivazione previsto nel network laziale per il GNL e per i filtri antinquinamento scrubbers, del quale beneficerà anche il settore crocieristico,  ha visto il presidente di Majo coinvolto anche nelle attività della Escola Europea di Intermodal Transport.

In tal modo è stata ulteriormente rafforzata la cooperazione con la Escola che, a breve, vedrà l’avvio del progetto “Formati al porto” e, soprattutto, il completamento dell’iter amministrativo per l’apertura della sua sede italiana nel porto di Civitavecchia.

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Pubblicato il
10 Aprile 2019

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