Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Da ripensare week-end proibiti ai tir per i porti

ROMA – Siamo all’ennesimo caso della coperta troppo corta. E forse, anche all’ennesimo provvedimento troppo rigido, che ha visto solo una parte del problema e nemmeno la più importante.

Stiamo parlando del provvedimento con cui il MIT, il ministero di Toninelli & C. ha varato di recente il divieto di circolazione dei mezzi stradali pesanti nei sabati e nelle domeniche là dove ha considerato che debba essere prevalente la priorità alle auto dei turisti.

[hidepost]

In linea di massima, in un paese che agogna a riprendere il proprio posto nelle classifiche mondiali per i flussi turistici – siamo scalati di molto in pochi anni – può anche essere comprensibile. Solo che dove esistono porti con forti traffici internazionali, il provvedimento rischia di creare all’economia più danni che benefici. Tanto che in questi giorni, dopo i primi week-end di blocco dei Tir, spedizionieri ma anche imprenditori e associazioni dell’autotrasporto si sono mobilitati e stanno chiamando in causa il governo. Con il probabile, già promesso supporto, anche di Confetra  e dei sindacati dei vari anelli della “chain” logistica.

Il problema riguarda Livorno, dove c’è già stato un incontro con il prefetto – senza risultati immediati essendo il provvedimento nazionale – ma anche molti altri porti. Dove esistono colli d’imbuto per l’accesso ai porti tra traffico pesante e traffico turistico, i danni alla catena logistica sono già stati forti. Gli spedizionieri non sono irragionevoli: accettano che ci possano essere limitazioni al traffico pesante, ma chiedono deroghe per quei mezzi – specie quelli che trasportano containers verso i porti – che se ritardassero anche solo di uno o due giorni perderebbero la partenza della nave. Deroghe intelligenti, che non creerebbero forti aggravi alla circolazione, e che confermerebbero l’attenzione a quel settore della produzione e della logistica che ancora riesce a sostenere l’economia nazionale.

E allora, MIT se ci sei batti un colpo. Non dopodomani, ma subito, grazie.

Antonio Fulvi

[/hidepost]

Pubblicato il
18 Maggio 2019

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora