Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Portuali: lo sciopero e le richieste

ROMA – Lo sciopero nazionale dei lavoratori dei porti, da quelli di banchina fino a quelli dei terminal e delle Autorità di sistema portuale, si è svolto giovedì in parallelo con la giornata di apertura di Espo a Livorno e la presenza alla stessa assise del ministro del MIT Danilo Toninelli. A Livorno un presidio di portuali, peraltro senza azioni di forza, ha stazionato davanti al teatro Goldoni e un rappresentante sindacale ha presentato le proprie istanze al ministro. Istanze che erano state precedentemente illustrate sia a Roma sia dai delegati regionali nei vari porti.

[hidepost]

Lo sciopero, che come ha detto il presidente di Assoporti Daniele Rossi “ha rotto un lungo periodo di pace sindacale”, ha avuto due obiettivi: quello di rivendicare la ripresa delle trattative sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro; e quello di chiedere garanzie contro concessioni agli armatori di deroghe per l’“autoproduzione”. Da parte sua il ministro Toninelli ha promesso di snellire e semplificare le “macchine decisionali” del ministero anche perché, insieme alla revisione del “codice degli appalti”, sia consentito di procedere a scelte operative e di programmazione anche per i lavoratori in modo più celere e produttivo.

[/hidepost]

Pubblicato il
25 Maggio 2019

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora