Al MISE le proposte per le aree di Piombino

Nella foto: Il plastico del progetto globale per il porto di Piombino di domani.
PIOMBINO – L’Autorità portuale di sistema del Tirreno settentrionale, retta dal commissario governativo ammiraglio Pietro Verna, sta portando avanti la pianificazione delle concessioni relative alle aree del porto sulla base delle normative nazionali. E’ questa la risposta indiretta al J’accuse di Vincenzo Onorato che nei giorni scorsi aveva accusato l’AdSP di ignavia o peggio.
Nessuna sottovalutazione dunque – e la risposta in questo caso è diretta – delle proposte del gruppo Onorato per realizzare a Piombino il grande centro di sbarco delle auto nuove, ma solo una procedura, al vaglio del ministero dello sviluppo economico, cui dovranno uniformarsi tutti gli aspiranti a insediarsi su quel porto.
[hidepost]
“Fin dai primi giorni del mio incarico – ha detto il commissario in un incontro con la stampa per Espo – sono stato a Piombino per affrontare le tematiche di quel porto. Che è profondamente cambiato dal passato, ha grandi aree disponibili e molti interessi per insediarvisi. Ma le normative nazionali richiedono di definire per prima cosa una pianificazione che indichi i requisiti richiesti agli aspiranti. Ci stiamo lavorando, con una bozza già inviata al MISE, rispettando i principi dell’interesse generale e della massima trasparenza. Il mio impegno è di fare presto e bene, ma occorre rispettare i tempi delle normative e le relative regole”.
Verna ha anche aggiunto alcuni dettagli sulle procedure da seguire. Non appena il MISE darà il nulla osta sulla pianificazione, saranno richiesti agli aspiranti d’insediamento i piani attuativi delle loro proposte. Spetterà poi al comitato di gestione, come vuole la legge istitutiva delle Autorità di sistema, analizzare le richieste e dare o meno il proprio assenso. Tutto questo varrà, ovviamente, sia per le proposte dell’armamento Onorato, sia per qualsiasi altra richiesta di insediamento che non abbia già definito il proprio iter prima dell’arrivo del commissario.
Come si vede anche dalla cronistoria che pubblichiamo in ultima pagina, siamo arrivati al sospirato nulla osta (15 maggio) per le opere preliminari, ma rimane ancora lo sblocco definitivo dell’intera concessione della banchina, soggetta – come ha detto il commissario – all’approvazione del piano industriale del MISE. Se non siamo allo sfinimento, poco ci manca…
[/hidepost]