Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

“Mare sicuro” 2019 in Toscana tutti gli impegni delle Capitanerie

Giuseppe Tarzia

LIVORNO – “Mare sicuro” anche per le coste della Toscana, estate 2019. La campagna nazionale presentata nello scorso numero del nostro giornale dal comando generale delle Capitanerie, è stata ribadita e puntualizzata in ogni direzione marittima. E per la Toscana l’impegno è stato illustrato dal direttore marittimo contrammiraglio (Cp) Giuseppe Tarzia, in presenza anche delle associazioni di categoria che operano nella stagione balneare. È un impegno sempre maggiore – ha detto Tarzia – visto che ha alla base un’utenza balneare (dati della stagione 2018) di 18 milioni di persone, e indirettamente anche altri 7 milioni di passeggeri dei traghetti più 800 mila croceristi: oltre agli utenti della nautica, stanziali o di passaggio sia sui porti turistici della costa che delle isole.

[hidepost]

“Mare sicuro”si articola – ha spiegato l’ammiraglio – in una mezza dozzina di operazioni specifiche per la Toscana. Si va da “traghetto sicuro”, con monitoraggi dedicati alle navi che trasportano passeggeri o auto sulle linee con le isole, al controllo del demanio marittimo per contrastare occupazioni abusive sulle spiagge libere, privatizzazione di specchi acquei e attività di piccola manutenzione nautica che possano portare a inquinamenti diretti o indiretti (l’estate scorsa furono restituiti al libero uso quasi 15 mila metri quadrati di spiagge e 2500 metri quadri di specchi acquei); poi ci saranno controlli accurati della filiera ittica, per verificare, anche all’interno del territorio, il corretto smercio del pescato e il rispetto delle normative igieniche e sulle dimensioni delle varie specie. Si riallaccia a questa operazione anche la tutela dell’ambiente, con una campagna “plastic free” da sviluppare anche tra i giovani, l’apertura di un ulteriore presidio della Guardia Costiera sull’isola di Pianosa, con proiezione anche intorno a Montecristo, e il protocollo “fishing for litter”, ovvero per facilitare la consegna da parte dei pescatori dei rifiuti finiti nelle loro reti, in modo da smaltirli correttamente (e non ributtarli a mare come certe leggi del passato obbligavano a fare).

Per il diportista, torna in attività anche il “Bollino blu”: il tanto lodato accordo tra enti che controllano sul mare che esentano da fermare le imbarcazioni e i natanti preventivamente controllati su dotazioni di sicurezza e pratiche amministrative e che testimoniano questi controlli con il “bollino” rilasciato dalle Capitanerie. Le quali sui 563 chilometri del litorale toscano della direzione marittima di Tarzia hanno 12 postazioni permanenti e 54 militari impegnati, con 12 unità nautiche a integrazione della normale dotazione di 26 motovedette.

Ultimo tema, le ordinanze balneari; che per le sei capitanerie del territorio – circondari marittimi – sono state uniformate, in modo da non creare dubbi nel passaggio lungocosta: con potenziamento dei servizi di salvataggio, limiti comuni di velocità sottocosta, segnalazione delle aree riservate ai bagnanti e dei bagnanti che escono dalle stesse, e impegni per una migliore cultura della sicurezza specie nei giovani. Per i militari delle Capitanerie-Guardia Costiera è cominciata dunque una stagione di superlavoro: ma che ha alla base la salvaguardia della vita umana, della salute pubblica e il rispetto delle leggi. Davvero, non poco.

[/hidepost]

Pubblicato il
5 Giugno 2019

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio