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Spadolini disegna super-yacht e cerca cantiere per costruirlo

FIRENZE – L’architetto navale Tommaso Spadolini, figlio d’arte e per lungo tempo presidente dello Yacht Club Livorno, ha presentato di recente un nuovo interessante progetto, che ha riassunto per il nostro giornale in questi termini.

“Il cliente europeo, già armatore di un motoryacht di 36 metri, desiderava qualcosa di più grande rimanendo però sotto i 45 metri di lunghezza fuoritutto. L’idea iniziale è nata da un mio precedente disegno, il 47 metri Aslec 4 costruito da Rossinavi nel 2012. Gli sono piaciuti il profilo esterno con la sua sovrastruttura ribassata, ma al tempo stesso aveva alcune specifiche richieste.

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Prima di tutto, desiderava un pozzetto grande e aperto a poppa del ponte principale, che potesse essere riparato da tendalini. Nei primi schizzi si può notare come abbiamo scelto di enfatizzare quest’area con corrimano al posto delle murate rialzate, assicurando così una vista ininterrotta sul mare sia dal ponte aperto sia dal salone principale.

“Oltre ad essere un segno distintivo del design, la grande scalinata di poppa porta ai due garage laterali. Poiché il cliente intende usare lo yacht per crociere a lungo raggio ed esplorazioni, desiderava tender di buone dimensioni e qui c’è lo spazio per due tender di 5,5 metri di lunghezza. Stiamo anche studiando la fattibilità di costruire una carena Ice Class.

“L’armatore aveva poche richieste a proposito del layout interno, con una classica disposizione a quattro cabine ospiti sul ponte inferiore e l’armatoriale nella sezione anteriore del ponte principale, sfruttando appieno il baglio massimo. Desiderava inoltre che la propria cabina fosse ricca di luce naturale, ecco il perché delle finestrature estremamente grandi.

“Poiché l’armatore preferisce trascorrere il suo tempo a bordo all’aria aperta o sul ponte principale vicino all’acqua, l’upper deck lounge sul bridge deck è confortevole ma di dimensioni ridotte.

“Per quanto riguarda le linee esterne e il layout interno, il progetto è completo all’incirca al 70%. Dobbiamo iniziare con il design degli interni e il décor e attualmente stiamo sviluppando le specifiche tecniche preliminari.

“Una volta completo – conclude l’architetto Spadolini – cercheremo il cantiere adatto a realizzarlo. Consideriamo tutte le opzioni e la decisione finale sarà naturalmente del cliente, ma essendo italiano sarei ovviamente felice se lo yacht fosse costruito in Italia!”.

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Pubblicato il
3 Luglio 2019

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