Avanti e indré tra Cassazione e Riesami vari
LIVORNO – Vediamo un pò di fare il punto, sulle soglie di quell’agosto che lo stesso proverbio sottolinea essere foriero di dimenticanze e rinvio. Agosto, moglie mia non ti conosco, lo ricordate? Vale anche, a quanto pare, per le scelte importanti.
Ci dicono che il Tribunale del riesame, cui la Cassazione ha rinviato la patata bollente del “pasticciaccio” sull’AdSP, non abbia ancora ricevuto il dispositivo dalla Cassazione stessa, per cui non potrà stabilire se e come Corsini e gli altri imputati rimarranno “sospesi”. E poiché il Riesame una volta avuta la sentenza dalla Cassazione dovrà nominare un altro collegio giudicante, il quale dovrà rivedere totalmente gli atti, è molto difficile che il tutto si svolga in tempi brevi. Anche i giudici sono uomini (e donne), hanno le loro ferie, vogliono i loro tempi. Andrà a finire, salvo sorprese, che il presidente Corsini rientrerà a fine agosto prima che i magistrati abbiano preso una decisione definitiva. Anche la richiesta di rinvio a giudizio della Procura di Livorno, di cui si è parlato in questi giorni, è condizionata dai tempi agostiani. Salvo – ripetiamo – sorprese.
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Mi sento in dovere di tornare sul “fondino” corsivo di qualche numero fa sulle sculacciate in comitato di gestione portuale. Dall’ingegner Umberto Campana, che nel comitato rappresenta la Regione Toscana, mi è arrivato un rimbrotto, perché non sarebbe stato lui (e l’altro astenuto, il rappresentante del Comune di Piombino) ad essere sculacciati dal commissario – che aveva minacciato di dimettersi se non ci fosse stato un voto almeno di maggioranza sul caso Lorenzini – ma al contrario la sua astensione (poi rientrata) sarebbe stata legata ad un cambio di testi all’ultimo tuffo proprio sulla delicata concessione. Lo stesso ammiraglio Tarzia avrebbe invitato il collega Verna a non creare un ulteriore problema. In attesa di una preannunciata nota di chiarimento di Campana, prendo atto.
Antonio Fulvi
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