Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Sottomarini per la Marina

ROMA – Quattro sottomarini della classe “Todaro” migliorata, in pratica i modelli tedeschi U-212 NFS per un totale di 2,3 miliardi di euro che Fincantieri costruirà per la Marina Militare italiana. E’ il colpo grosso atteso da tempo, per sostituire i classe “Sauro” che cominciano a non essere più attuali. Ma è anche un segnale importante per il gruppo italiano, che ha visti contrarsi gli ordini se non quelli delle navi da crociera.

[hidepost]

La costruzione dei quattro sottomarini (per l’esattezza due più altri due in opzione) rientra nel nuovo piano di ammodernamento delle Forze Armate italiane, varato poco prima di Ferragosto per un totale di circa 7 miliardi di euro. Ma il vero colpo grosso che Fincantieri sta tentando è la mega-gara del governo USA per 19 miliardi di euro destinati alla costruzione delle futuristiche fregate multiruolo FFG (X) che si dovrebbero rifare alle Horizon già realizzate da Fincantieri nel piano di collaborazione Italia-Francia, tra Fincantieri e Naval Group.

I progetti della nostra Marina sono stati illustrati di recente dal nuovo capo di Stato maggiore, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone. Ma Fincantieri va oltre. Secondo informazioni classificate, sarebbe in corso anche per una trattativa con i tedeschi della ThyssenKrupp Marine, titolari del progetto degli U-212 NFS, per un eventuale acquisizione della stessa sezione Marine, se ThyssenKrupp intendesse (come sembra) uscirne. Grandi giochi che configurano un potenziamento ulteriore di Fincantieri in campo internazionale. Ma se ne parla molto poco e si ammette ancora meno.

[/hidepost]

Pubblicato il
21 Agosto 2019

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio