d’Amico International Shipping: due semestri di rafforzamento

Paolo d’Amico
MILANO – Il gruppo d’Amico International Shipping S.A. ha approvato i risultati del primo e del secondo trimestre 2019 e ne riferisce anche in una nota con il commento del presidente e AD Paolo d’Amico.
Ecco la scheda dei risultati del primo semestre 2019: Ricavi base time charter (TCE) di US$ 126,3 milioni (US$ 125,6 milioni in H1’18) Utile operativo lordo/EBITDA di US$ 47,9 million (37,9% sul TCE) (US$ 10,1 milioni in H1’18) Risultato netto di US$ (24,3) milioni (US$ (20,2) milioni in H1’18) Risultato netto rettificato (esclusi IFRS 16 e voci non ricorrenti) di US$ (9,2) milioni (US$ (23,6) milioni in H1’18 Flussi di cassa da attività operative di US$ 19,5 milioni (US$ (0,9) milioni in H1’18) Indebitamento netto di US$ 698,5 milioni (US$ 560,7 milioni escluso IFRS 16) (US$ 588,7 al 31 dicembre 2018).
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Questi infine i risultati del secondo trimestre 2019: Ricavi base time charter (TCE) di US$ 62,4 milioni (US$ 59,3 milioni nel Q2’18). Utile operativo lordo/EBITDA di US$ 25,5 milioni (US$ (17) mila nel Q2’18. Risultato netto di US$ (18,8) milioni (US$ (16,6) milioni nel Q2’18). Risultato netto rettificato (esclusi IFRS 16 e voci non ricorrenti) di US$ (4,3) milioni (US$ (16,7) milioni nel Q2’18).
Paolo d’Amico, presidente e amministratore delegato di d’Amico International Shipping ha così commentato:
“Nel primo semestre del 2019, DIS ha generato un risultato netto pari a US$ (24,3) milioni vs. US$ (20,2) milioni registrati nello stesso semestre dello scorso anno. Escludendo però i risultati generati dalla vendita di navi e alcune voci finanziarie non ricorrenti dall’H1 2019 e dall’H1 2018, così come la svalutazione di asset e gli effetti dell’IFRS 16 dall’H1 2019, il risultato netto di DIS sarebbe stato pari a US$ (9,2) milioni nel primo semestre del 2019 rispetto a US$ (23,6) milioni nello stesso periodo del 2018, un miglioramento di US$ 14,4 milioni.
DIS ha realizzato una media TCE giornaliera sullo spot pari a US$ 13,326 nel primo semestre 2019, che corrisponde ad un incremento di US$ 1,800 al giorno rispetto a quanto ottenuto nello stesso periodo dello scorso anno. Nel corso della prima metà dell’anno, DIS ha inoltre beneficiato di una copertura a tariffa fissa del 47,3% ad un nolo medio giornaliero di US$ 14,496, generando quindi una media TCE complessiva (spot e time-charter) pari a US$ 13,879 al giorno nel primo semestre 2019 rispetto a US$ 12,625 al giorno nel primo semestre 2018.
Nella prima metà dell’anno, il mercato spot ha sofferto di una prolungata fase di manutenzione delle raffinerie in previsione dell’entrata in vigore di IMO 2020. Questo ha portato ad una crescita molto contenuta dei volumi di raffinati pari ad appena 0,55 milioni di barili al giorno rispetto allo scorso anno. Malgrado un mercato dei noli piuttosto depresso, il mercato dei contratti a periodo così come i valori delle navi si sono rafforzati dall’inizio dell’anno. Alla fine del secondo trimestre, il nolo time charter per periodi di un anno era infatti pari a US$ 14,500 al giorno per una MR convenzionale e a US$ 16,500 al giorno per una MR Eco. Ciò dimostra chiaramente come i principali charterers credano fortemente nella ripresa del mercato. DIS ha tratto vantaggio da questo crescente interesse da parte delle oil-major e delle principali trading house, fissando alcune delle proprie MR e LR1 a livelli profittevoli.
Restiamo molto positivi sulle prospettive di mercato della nostra industria, caratterizzata da fondamentali solidi e da un previsto miglioramento nel rapporto tra offerta e domanda di navi cisterna. Si stima infatti che la domanda per il trasporto via mare di prodotti petroliferi sarà molto forte nella seconda metà dell’anno, trainata anche da una ripresa della crescita dei consumi di petrolio e da un’accelerazione della crescita dei volumi raffinati, grazie alle nuove regolamentazioni IMO che, a partire da gennaio 2020, limiteranno il contenuto di zolfo presente nei carburanti marittimi allo 0,5%, incrementando i margini di raffinazione soprattutto per diesel e benzina. In aggiunta, si stima anche che la crescita netta della flotta nei prossimi due anni sarà molto contenuta.
La nostra Azienda – ha concluso Paolo d’Amico – è molto ben posizionata per trarre il massimo vantaggio dal prossimo ciclo positivo, grazie ad un management forte e di esperienza e ad una flotta estremamente moderna a seguito del rilevante piano di investimento, pari a US$ 755 milioni, avviato nel 2012 ed ormai prossimo al termine. Desidero ringraziare ancora una volta i nostri azionisti per il loro sostegno e la loro fiducia, che sono certo saremo presto in grado di remunerare in modo adeguato”.
Carlo Balestra di Mottola, CFO di d’Amico International Shipping a sua volta ha commentato:
“Nel corso dei primi sei mesi dell’anno abbiamo perseguito il rafforzamento del nostro bilancio e della nostra posizione di liquidità. Inclusa la nostra quota di cassa generata da alcune delle nostre joint-venture, nei primi sei mesi dell’anno DIS ha raccolto circa US$ 80 milioni di nuova liquidità, con ulteriori US$ 6,7 milioni a settembre 2019. Nel dettaglio:
i) A gennaio abbiamo finalizzato la nostra prima operazione JOLCO (Japanese Operating Lease) attraverso un contratto di sale e lease-back di una delle nostre LR1, generando cassa netta pari a US$ 10,2 milioni, rispetto all’esserci finanziati con il prestito preestitente;
ii) Ad aprile abbiamo concluso con successo l’aumento di capitale di DIS, pari a circa euro 44 milioni. I diritti di opzione sono stati inizialmente sottoscritti al 97,3%, con le azioni residue vendute attraverso un private placement qualche giorno più tardi, portando ad una sottoscrizione integrale dell’offerta e consentendo alla Società di rafforzare in modo considerevole il proprio patrimonio netto e la propria posizione di liquidità;
iii) Ad aprile abbiamo finalizzato la vendita di una nave MR posseduta da DM Shipping (una joint-venture in cui DIS ha un interesse indiretto del 51%), generado circa US$ 12,3 milioni di cassa netta per la JV;
iv) Ad aprile abbiamo finalizzato un contratto di sale e lease-back di una delle nostre MR, generando circa US$ 9,6 milioni di cassa netta;
v) A giugno, Eco Tankers (una joint-venture in cui DIS ha una partecipazione diretta del 33%) ha finalizzato la vendita di una MR costruita nel 2014, generando circa US$ 12,8 milioni di cassa netta per la JV;
vi) A giugno, DM Shipping ha raggiunto un accordo per la vendia della sua nave rimanente, generando alla consegna della stessa (stimata a settembre 2019) circa US$ 13,2 milioni di cassa netta per la JV.
Allo stesso tempo, ci siamo fortemente impegnati per dotarci di una struttura di costi più efficiente, raggiungendo dei risultati positivi già nel 2019, con costi amministrativi e operativi più bassi rispetto allo scorso anno. Abbiamo raggiunto questi obiettivi senza mai fare alcun tipo di compromesso sulla qualità e la sicurezza delle nostre navi e del nostro personale navigante, caratteristiche che sono sempre state e sempre saranno priorità assolute per il nostro Gruppo e che sono molto apprezzate dai nostri clienti.
Una struttura di costi più efficiente unita ad un mercato in miglioramento, hanno consentito a DIS di triplicare il proprio EBITDA (anche escludendo gli effetti positivi generati dall’applicazione dell’IFRS 16 ai conti del 2019), rispetto allo scorso anno. Un effetto che possiamo chiaramente notare anche sul cash flow operativo. DIS ha infatti generato US$ 20,0 milioni di cassa operativa nel primo semestre del 2019 rispetto a US$ 0,9 milioni nel primo semestre del 2018.
Abbiamo quasi finalizzato il nostro rilevante piano di investimenti di US$ 755 milioni avviato nel 2012, con l’ultima newbuilding stimata in consegna alla fine di questo mese, per un CAPEX residuo di circa US$ 31,4 milioni, dei quali solo US$ 11,1 milioni dovrebbero essere finanziati con mezzi propri e la differenza con debito bancario già accordatoci.
Dopo la consegna di questa ultima LR1, i CAPEX stimati di DIS per i prossimi anni saranno relativi solo alla manutenzione ordinaria delle navi e quindi estremamente contenuti rispetto agli anni passati. Ciò, assieme ad ammortamenti del debito ridotti a partire dal 2020 e ad un mercato dei noli in ripressa, dovrebbe contribuire ad un significativo miglioramento del nostro free cash-flow e ad una rapida riduzione della nostra leva finanziaria.
I valori degli asset sono anch’essi cresciuti e dovrebbero continuare a salire con il rafforzamento del mercato, contribuendo a ridurre il rapporto tra il debito netto ed il valore di mercato della nostra flotta, che era pari a 66,3% alla fine di giugno 2019 rispetto a 72,9% alla fine del 2018.
Per tutti questi motivi, ritengo che l’Azienda sia molto ben posizionata – ha concluso Balestra di Mottola – per generare valore per i nostri azionisti nel prossimo futuro”.
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