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La legge “Salva Mare” approvata alla Camera

Rosalba Giugni

ROMA – Dopo un iter complesso è stata approvata dalla Camera dei Deputati la legge “Salva Mare”, fortemente voluta dall’associazione ambientalista Marevivo che in un incontro ufficiale l’ha proposta al ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, in occasione della sua visita nella sede dell’associazione sul Tevere.

«Grande e proficuo lavoro è stato fatto dal ministro e dalla commissione ambiente ai quali va il nostro più sentito riconoscimento in particolare naturalmente al Ministro e alle due relatrici Muroni e Deiana» afferma Rosalba Giugni, presidente di Marevivo.

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«Oltre al tema fondamentale della legge – continua la presidente di Marevivo – che prevede il recupero da parte dei pescatori dei rifiuti, accidentalmente raccolti durante le battute di pesca, altri articoli rappresentano una nostra particolare soddisfazione facendo parte di innumerevoli battaglie portate avanti da oltre trenta anni dall’associazione. Dal recupero e corretto smaltimento della posidonia spiaggiata, al ruolo dei fiumi come maggiori trasportatori di plastiche in mare sui quali prevedere un sistema di raccolta posizionando degli sbarramenti idonei; dall’educazione ambientale, da sviluppare nelle scuole di ogni ordine e grado, alla mancanza di regole certe per i dissalatori come la Valutazione di Impatto Ambientale, tema che abbiamo lanciato nel febbraio del 2018».

L’associazione plaude all’istituzione di un tavolo interministeriale di consultazione permanente, anche questo sollecitato ripetutamente, al quale si chiede siano ammesse anche le associazioni ambientaliste, cosa che attualmente non è prevista.

Marevivo sollecita il Senato, al quale spetta l’ultima parola perché la Salva Mare diventi legge dello Stato, un percorso preferenziale velocissimo, e che si prenda in considerazione l’emendamento proposto in audizione dall’associazione in riferimento alla mitilicoltura. Un comparto importantissimo che necessita di regole precise per non creare danni all’ecosistema marino con la propria attività produttiva.

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Pubblicato il
30 Ottobre 2019

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