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RETE presentata al Propeller con il programma città-porto

Nella foto (da sx): Massimo Clemente, Maria Gloria Giani, Barbara Bonciani.

LIVORNO – Nel primo incontro del nuovo anno sociale del Club livornese è stata inaugurata la partnership fra il Propeller nazionale e l’associazione internazionale per la collaborazione fra città e porti RETE che si svilupperà nei prossimi mesi attraverso una serie di incontri tematici nelle varie sedi Propeller italiane.

Invitati dalla presidente del club Maria Gloria Giani Pollastrini hanno parlato dell’iniziativa Massimo Clemente, direttore scientifico di RETE e Barbara Bonciani, assessore con delega al porto del Comune di Livorno. Proprio in questa veste Barbara Bonciani il 3 ottobre scorso ha siglato con l’associazione RETE l’accordo per la costituzione del “nodo avanzato” di Livorno: un centro operativo permanente sperimentale formato da istituzioni e privati a favore del sistema città-porto labronico che grazie alla visibilità nazionale ed internazionale offerta ha l’ambizione di diventare un esempio anche fuori dai confini locali e nazionali. Vogliamo creare – ha detto Barbara Bonciani – un sistema città-porto in grado di affrontare le sfide future che riguardano l’aumento di competitività con la realizzazione in tempi brevi delle infrastrutture necessarie ed il miglioramento della coesione sociale attraverso una visione comune degli obiettivi.

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In quest’ottica – ha spiegato ancora l’assessore – sara’ posta attenzione alla nostra vocazione commerciale e turistica con una programmazione dal lato urbano incentrata sulle funzionalità occupazionali e sulle esigenze turistiche, così come sulla mobilità e viabilità lavoreremo affinché sia il porto che la città ne traggano benefici. Il programma di lavoro – come già scritto di recente su queste colonne – prevede quattro tavoli che affronteranno altrettante tematiche: ambiente ed economia circolare il primo, gestione ottimale dei flussi passeggeri-equipaggi, mobilità e marketing urbano il secondo, identità marittima attraverso la valorizzazione ed apertura alla città dei luoghi simbolo il terzo; ed infine economia, logistica ed occupazione nel quarto tavolo. Nell’ambito di questo programma è già stato avviato il tavolo sull’ambiente, che nella sua prima riunione ha affrontato i temi dell’inquinamento urbano anche in relazione ai fumi delle navi in porto ed alle scadenze poste per il 2020 dall’IMO. Importante per il risultato sarà anche la collaborazione dei vari centri di ricerca che ne fanno parte – ha spiegato ancora l’assessore. Dopo il primo incontro plenario, al quale erano presenti anche il RINA e la OLT, uno degli obiettivi del tavolo – ci ha poi detto a margine Bonciani – è quello di discutere della banchina elettrificata per avere delle risposte sul suo utilizzo e, attraverso analisi approfondite, cercare di metterla a sistema.

Il direttore di RETE Massimo Clemente, già ricercatore in ambito urbanistico e membro Propeller, recentemente eletto nel comitato di gestione dell’Autorità di sistema del Mar Tirreno Centrale (ente che oltre un anno fa ha siglato la costituzione del “nodo avanzato”) ha spiegato che l’attività dell’associazione riguarda in larga parte il mettere in relazione le giuste persone con le giuste situazioni. Grazie poi alla condivisione ed interazione dei personali punti di vista che muovono da prospettive diverse dei vari soggetti, si riesce a trovare la quadra per la sovrapposizione degli interessi giungendo infine alla cosiddetta strategia win win. Clemente ha citato al proposito l’esempio del recupero del waterfront di New York che, partendo da situazioni difficilissime, grazie alla collaborazione fra vari enti e persone di vasta esperienza ha prodotto nel lungo periodo un risultato urbanistico estremamente riuscito e vitale sotto ogni aspetto. Per raggiungere obiettivi non facili ma possibili come questo – ha concluso Clemente – occorre tempo; dobbiamo far incontrare intorno a un tavolo tutti i soggetti e poi, come ricercatori, dobbiamo capire quali soluzioni possano favorire il vantaggio per tutte le componenti del tavolo. Alla serata ha portato il suo contributo anche la responsabile ufficio studi della AdSP del Mar Tirreno Centrale Fiorinda Corradino, attiva da anni nell’associazione RETE, che ha infine auspicato – anche grazie all’aiuto dell’associazione stessa – un cambio di mentalità dei porti italiani ancora troppo concentrati sui loro singoli interessi a favore di un vero sistema portuale nazionale capace di competere al meglio nel mercato globale.

C.G.

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Pubblicato il
2 Novembre 2019

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