Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Progettare i velieri alle origini delle navi

Cristiano Bettini

LIVORNO – La presidente del Propeller Club livornese Gloria Giani Pollastrini è riuscita nel “colpaccio” di avere, lunedì 18 novembre nella consueta riunione conviviale del suo circolo, un relatore d’eccezione su un tema d’eccezione: “Come progettavano i velieri all’origine dell’architettura moderna di navi e yacht”. Ne parlerà Cristiano Bettini, autore di un ponderoso lavoro di recentissima pubblicazione sull’argomento e fatto oggetto di un interessante convegno a Viareggio nell’ambito dell’ultimo raduno delle barche d’epoca.

[hidepost]

In attesa di conoscere il frutto del lavoro dell’autore, è bene ricordarne alcune note del ricco curriculum professionale. Cristiano Bettini, nato nel 1950 è stato ufficiale della Marina Militare arrivato al grado di ammiraglio di squadra e di sottocapo di stato maggiore del ministero della difesa dal 2011 al 2013. In quella veste ha collaborato alla performance organizzativa della difesa, alla programmazione strategica italiana e al coordinamento della revisione dello strumento militare per la legge 11/12/2012. Nel corso della sua carriera ha comandato la fregata “Grecale”, il caccia”Ardito” il vertice interforze delle missioni militari all’estero (Bosnia, Kossovo, Macedonia, Timor Est, Eritrea, Afganistan), l’Accademia Navale di Livorno, la squadra navale e le scuole di Marina. Ma è stato anche un ottimo velico, con lunghe esperienze sulle navi scuola della Marina e con traversate oceaniche a vela, regate e raduni. A bordo del suo personale yacht a vela – uno splendido Dragone armato per anni tra Viareggio e Livorno – ha fatto lunghe navigazioni anche in solitario e con amici altrettanto appassionati.

Da uomo di cultura, Bettini è laureato in scienze navali e marittime ed ha una seconda laurea in scienze politiche. Ha poi scritto trattati sulla formazione etica nel processo educativo, sull’Ambiente complesso e sulla vela, affiancando Oriana Fallaci nella preparazione tecnica per il suo celebre romanzo “Un cappello pieno di ciliegie”. Ha scritto a sua volta uno splendido libro “Oltre il fiume Oceano” sulle imprese marittime dei romani alla conquista della Britannia, con ricca documentazione anche iconografica.

[/hidepost]

Pubblicato il
6 Novembre 2019

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio