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Livorno-Piombino giustizia è fatta (sugli stipendi…)

LIVORNO – Ci sono voluti mesi di trattative, ma alla fine nella AdSP si è cantato: Habemus papam. Con l’aggiunta tutta a pro dei livornesi del resto della formula liturgica, che assicura gaudium magnum.

Il tema è sempre stato tenuto sottotraccia: l’allineamento delle retribuzioni del personale dell’Autorità portuale labronica a quelle della inglobata Autorità portale di Piombino. Ovviamente, l’allineamento è sulle retribuzioni più alte tra due realtà. Ci dicono con tanto di arretrati, sia pure non da far decorrere dall’inizio della “fusione” ma da un pò più in la. Giustizia è fatta, il Vulnus è sanato.

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Ci dicono anche che i sindacati a difesa dei livornesi non hanno infierito sulle finanze dell’Authority, sapendo che tra poco probabilmente arriveranno le “pisole” delle mancate retribuzioni per sei e otto mesi, da rifondere (con gli interessi?) al presidente Corsini e al segretario generale Provinciali; ingiustamente sospesi (come ha sentenziato la Cassazione) per mesi e mesi dalle loro cariche e relative prebende.

Niente paura, i fondi per gli aumenti al centinaio di dipendenti livornesi ci sono, e far giustizia su “incomprensibili differenze retributive” è stata scelta prioritaria. Poi, per i tanti che anche in banchina sfangano ogni giorno e non si vedono riconosciuti né diritti né aspirazioni, valga l’altre volte citato consiglio del grande scrittore francese Emile Zolà: ingoiate ogni mattina un rospo, è molto fortificante.

Antonio Fulvi

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Pubblicato il
13 Novembre 2019

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