Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

L’ex paura del lupo cattivo…

LIVORNO – Sarebbe facile oggi fare dell’ironia sulle tante e sconvolgenti paure che furono agitate ai tempi dell’arrivo della ex gasiera di OLT diventata terminale al largo della nostra costa. Le cantarono in tutte le salse: come la famosa canzoncina dei tre porcellini e della loro paura del lupo cattivo. Fu uno dei tanti comitati NIMBY (Not In My Backyard) fioriti e che continuano a fiorire spesso nella più totale insipienza. Ma fu dura, perché quando si dipinge un’apocalisse possibile alle soglie di casa qualcuno che si spaventa c’è sempre: in buona e in mala fede.

[hidepost]

Chiusa la parentesi, i fatti stanno confermando che il lupo non più tanto cattivo sta facendo molto anche per il territorio: e di più farà con i nuovi progetti. È mecenatismo moderno: il che non significa che sia tutta bontà, spesa soltanto per guadagnarsi il paradiso. Riversare sul territorio una parte delle risorse perché maturino consapevolezze e perché si formino nuove leve di giovani aperti alle tecnologie di domani, è anche a vantaggio dell’impresa. Che ha bisogno anch’essa di giovani leve preparate e di un territorio più ricettivo ai cambiamenti sia sul piano energetico che culturale in senso lato. Si semina, dunque, nell’interesse della gente, ma anche dell’ambiente, del lavoro innovativo e dell’economia locale. Ricordandoci anche, magari sommessamente, della sicurezza: perché il terminale all’orizzonte sta sostituendo sempre più quelle bombe vaganti che sono le navi gasiere infilate dentro il porto, a poche decine di metri dalle fabbriche e dalle case. Dunque, benvenuto alla nuova faccia dell’ex lupo cattivo. Senza sudditanze, ma con un sincero sollievo.

Antonio Fulvi

[/hidepost]

Pubblicato il
16 Novembre 2019

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio