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Il GNL in arrivo per la Sardegna: oggi e domani lo stato dell’arte

CAGLIARI – A pochi mesi dall’arrivo del GNL (agosto 2020), gli amministratori locali, i rappresentanti dei ministeri, gli esperti e le imprese si incontrano lunedì 25 e martedì 26 al THotel di Cagliari per fare il punto sulla metanizzazione dell’isola. Sotto il titolo “Isola dell’energia” arrivata alla quinta edizione, tema dell’incontro sarà “GNL in Sardegna, una rivoluzione energetica per i sardi”. Modera Diego Gavagnin per “Conferenza GNL”. Punto di arrivo, l’hub di Oristano dove sono già arrivati i grandi serbatoi costruiti dalla livornese Gas & Heat, insieme alle strutture per la distribuzione.

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Molti i problemi aperti: attivazione delle reti cittadine, definizione delle tariffe per le famiglie, distribuzione per auto, camion e industrie, rifornimento delle navi da crociera e traghetti, disponibilità navi cisterna e stato d’avanzamento nuovi progetti ai fini della sicurezza degli approvvigionamenti. I lavori saranno aperti dagli assessori regionali all’Industria e agli Affari generali, Anita Pili e Valeria Satta, e saranno conclusi dal governatore Christian Solinas.

In vista dell’incontro, Federico Meloni, presidente dell’associazione GNL Sardegna che organizza l’evento, ha dichiarato: “Dopo oltre cinquant’anni sta per finire l’attesa dei cittadini sardi per avere la stessa qualità e gli stessi prezzi del servizio di distribuzione del gas naturale degli altri italiani. Grazie agli investitori privati nazionali e internazionali con l’appoggio della Regione, l’arrivo del metano liquido, da usare tal quale o rigassificato distribuito con le reti cittadine è una realtà. Non vorremmo che superato l’ultimo miglio della metanizzazione gli sforzi risultassero vani e si dovessero subire altri stop o ritardi per mancanza di regole e iniziative da parte di amministrazioni nazionali. Sarebbe assurdo che navi a GNL come la “Costa Smeralda”, dedicata alla nostra più bella località, e i nuovi traghetti non potessero rifornirsi nei nostri porti. Così come sarebbe incomprensibile se i cittadini sardi, che hanno finanziato con le proprie tasse la metanizzazione di tutto il Mezzogiorno si trovassero a pagare tariffe più alte dei cittadini continentali. Per non parlare delle imprese, che in Sardegna non hanno mai potuto utilizzare la cogenerazione per la produzione di elettricità e calore ed essere efficienti tanto quanto le imprese continentali loro concorrenti”.

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Pubblicato il
23 Novembre 2019

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