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Rompighiaccio italiano in Antartide

RAVENNA – È in corso in Antartide la prima campagna oceanografica sulla nuova nave oceanografica italiana ‘Laura Bassi’. Una ventina di ricercatori italiani, dal 6 gennaio al 22 febbraio, hanno un programma di attività nel Mare di Ross. La campagna fa parte della XXXV missione italiana nel continente bianco e si svolge nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), finanziato dal Ministero dell’Università e Ricerca e gestito dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) per la parte scientifica e dall’ENEA per la logistica.

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“La novità di quest’anno è la nave, la rompighiaccio dell’Istituto di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS) di Trieste, intitolata alla prima donna che ha avuto accesso ad una carriera universitaria, Laura Bassi”, dice all’ANSA l’oceanografo Pierpaolo Falco, dell’Università Parthenope di Napoli. Essendo una rompighiaccio, la nuova nave “ci consentirà di arrivare in zone che erano impossibili da raggiungere con la nave precedentemente utilizzata per le campagne oceanografiche in Antartide – prosegue il ricercatore – e di rimanere più a lungo, anche quando il ghiaccio comincerà a formarsi per la fine dell’estate antartica”.

A bordo ricercatori del CNR e delle Università Parthenope, di Genova e Bologna. Svolgeranno ricerche nel Mare di Ross, che, prosegue Falco, “è un’area molto importante perché è uno dei luoghi dove si formano le acque più dense del pianeta, che costituiscono il ramo profondo di un enorme circuito che negli oceani ridistribuisce calore, CO2, e muove le correnti, con ricadute sul clima”.

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Pubblicato il
11 Gennaio 2020

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