Pivetti: anche piccolo è bello

Irene Pivetti
GUASTICCE – Presidente Pivetti, un parere su ciò che ha visto?
“Ho visitato l’Interporto Vespucci con molto piacere: è un piccolo gioiello di grandi potenzialità, ben gestito e con una positiva attenzione alla crescita, anche sul piano ferroviario. Il porto a sua volta ha molti progetti, ma anche diverse problematiche. Finché la ferrovia non arriverà alle darsene più utilizzate, le problematiche rimarranno. Tanto più in quanto i progetti sono in alcuni casi fermi da vent’anni. Anche l’Autoporto del Faldo è una struttura importante e in questo caso il collegamento ferroviario funziona”.
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Parlando di problematiche si riferisce alla strozzatura ferroviaria alla radice della Darsena Toscana, con l’unico ponte mobile da anni sotto tiro.
“È certo uno dei problemi: ma il porto deve attivarsi con tutte le sue forze specie per essere collegato alla rete cargo nazionale, altrimenti non potrà davvero decollare”.
Lei sta affrontando un giro di cognizione diretta sui porti con l’obiettivo di superare l’attuale immobilismo sulle infrastrutture da parte del governo.
“Non voglio entrare in polemica né con il governo né con le istituzioni. Come presidente di Assoferr intendo sostenere le esigenze concrete dei tanti che lavorano bene, lavorano molto e lavorano per l’intero Paese, è essenziale sollecitare strutture anche modeste, con investimenti contenuti ma che possono cambiare la realtà in tempi rapidi”.
In chiave locale ritiene di avere la condivisione degli operatori anche su questa scelta “minimalista”?
“Sono certa che la possibilità concreta di ottenere rapidamente interventi di modesta entità finanziaria ma risolutivi per il lavoro quotidiano, faccia parte delle priorità condivise. Le potenzialità ci sono, il sistema può crescere molto. Ma bisogna spingere sull’acceleratore”.
A.F.
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