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Un Mare d’Amare: da Milano nuova sfida

MILANO – ‘Un Mare d’Amare’ è il nome dell’iniziativa di forte sensibilizzazione sui problemi del mare, sul marine litter e sul ruolo dei processi di logistica e trasporto, promossa da Ambiente Mare Italia – AMI, in collaborazione con SOS-LOGistica – Associazione per la Logistica Sostenibile.

L’evento, grazie al patrocinio della Fondazione Cariplo, della Commissione Europea, del Comune di Milano e con il sostegno di Confetra-Confederazione generale italiana di trasporti e logistica, mira a creare informazione e divulgazione sui temi ambientali. Primo obiettivo dell’incontro, uno spettacolo fatto di musica, arte, testimonianze di esperti e contenuti multimediali, è quello di ispirare i partecipanti ad agire concretamente e sin da subito, contribuendo con azioni di riduzione dell’uso della plastica (e del packaging in carta/cartone/plastica), a partire dalla riduzione/sostituzione della plastica mono-uso. La sostituzione del mono-uso con altri materiali biodegradabili e bio-compostabili è, infatti, la modalità più facile e rapida da attuare per iniziare davvero ad agire.

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L’appuntamento c’è stato giovedì scorso con Beppe Vessicchio e la sua orchestra, Simona Gandola e Andrea Rizzoli, presso la Casa d’Aste Finarte.

Un Mare d’Amare vede anche il sostegno della rappresentanza in Italia del Parlamento Europeo, di Unilever Italia, Contship Italia e la partnership di Finarte e Ibilab. Massimo Gaudina capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Maurizio Molinari del Parlamento europeo e il vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo interverranno per condividere con i cittadini milanesi le drammatiche conseguenze dell’inquinamento da plastica, illustrando il cambio di paradigma che dovrà essere affrontato dai processi di produzione e trasporto, per quanto riguarda gli imballaggi e i processi di smaltimento e recupero delle plastiche.

Secondo l’ultimo rapporto dell’Ocse sul mercato della plastica riciclata, al mondo solo il 15% della plastica è riciclata, il 25% viene incenerita, il 60% finisce nell’ambiente (viene bruciato all’aperto rilasciando inquinanti e gas serra). Nell’Unione Europea si ricicla il 30% in media dei rifiuti di plastica, negli Stati Uniti appena il 10%. Ma in molti paesi in via di sviluppo la raccolta e il trattamento incontrollati dei rifiuti sono ancora prevalenti. Al mondo la produzione di plastica nuova è 8 volte quella della riciclata. ‘Un Mare d’Amare’, alla luce di questi numeri diventati ormai insostenibili, vuole quindi ispirare e stimolare la costruzione di nuovi modelli di sviluppo e consumo, che permettano di assolvere le esigenze del presente, senza compromettere quelle delle generazioni future.

La serata è stata anche l’occasione per presentare il progetto ‘No Plastic Challenge’, pensato con l’Università Bicocca di Milano e finanziato dalla Fondazione Cariplo, che mira a coinvolgere cittadinanza ed esercenti con le loro filiere per la riduzione delle emissioni nocive e della plastica, per il recupero dei rifiuti dispersi nell’ambiente e, non ultimo, per la tutela della biodiversità.

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Pubblicato il
22 Febbraio 2020

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