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Incidenti stradali sui TIR: meno lesioni ma più vittime

ROMA – Da uno studio di Volvo Trucks condotto sulla sicurezza e sugli incidenti stradali in Europa è emerso che, il 90% degli incidenti stradali che includono camion sono causati dal fattore umano: ad esempio dalla distrazione del guidatore o da un’errata valutazione della velocità o della direzione.

Inoltre, le ultime stime ACI-ISTAT basate sui dati preliminari relativi al primo semestre 2019, evidenziano un calo dell’1,3%, rispetto al 2018, degli incidenti con lesioni e una diminuzione del 2,9% degli incidenti con feriti, mentre aumenta il numero delle vittime (+1,3%).

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Uno dei contributi più importanti che ha portato alla diminuzione degli incidenti negli ultimi anni – sottolinea una nota ACI – è stato sicuramente l’implementazione da parte delle case produttrici, tra cui quelle di camion, di sistemi di sicurezza sempre più moderni e sofisticati che aiutano l’autista.

Le più recenti innovazioni riguardano l’integrazione di luci e sensori che indicano se qualcuno o qualcosa si trova vicino al veicolo pur non essendo visibile, telecamere anteriori e posteriori per mostrare lo spazio davanti e dietro al camion o sensori di rilevamento ostacoli.

Per il decennio 2011-2020, la CE ha confermato l’obiettivo di dimezzare il numero di morti su strade e, oltre all’impegno di ogni paese in iniziative per promuovere la sicurezza stradale, è importante sottolineare che anche le aziende di logistica e trasporti, sono impegnate su questo fronte: infatti, solo unendo alla tecnologia moderna, una guida responsabile e adeguate attività education, si possono ottenere strade più sicure.

Raben Group, gruppo di trasporto e logistica che offre servizi per piccole, medie e grandi imprese, ha fatto della sicurezza la propria priorità. Ogni giorno, più di 8.000 veicoli Raben Group percorrono le strade di tutta Europa e per l’azienda è fondamentale assicurarsi che tutte le destinazioni vengano raggiunte in maniera sicura, adottando comportamenti corretti alla guida.

A livello di tecnologia, più del 90% dei camion Raben Group dispone infatti di sistemi di sicurezza integrati per minimizzare il rischio di incidenti. Per quanto riguarda invece la formazione dei propri dipendenti, la società è costantemente impegnata nel progetto SHE (Safety, Health and Environment) con l’obiettivo di prevenire gli incidenti eliminandone le cause, costruendo una cultura aziendale incentrata sulla sicurezza e sulla prevenzione degli incidenti stradali attraverso un’educazione a comportamenti responsabili.

Un altro esempio di attività education e training di Raben Group che mira a promuovere comportamenti sicuri sulla strada, è sicuramente “Don’t be wild!”, piattaforma lanciata nel 2018 dedicata al tema della sicurezza stradale che può essere utilizzata da tutti non solo per driver di camion, ma per tutti i guidatori ed i pedoni. Questo perché, ogni anno, muoiono sulle strade europee circa 25.000 persone e tra le cause c’è anche il comportamento imprudente dei pedoni stessi. “Don’t be wild!” offre un corso e-training che mostra i principi del comportamento corretto da mantenere in strada da ogni utente.

La piattaforma è stata implementata in Polonia come test e adesso Raben Group la sta integrando anche in Germania: l’obiettivo è quello di renderla disponibile in tutti i paesi in cui il gruppo fornisce i propri servizi.

Ogni utente che completa il corso di circa 20 minuti, riceve un certificato di completamento che può essere condiviso sui propri canali Facebook e Linkedin in modo da sensibilizzare anche altre persone ad un comportamento sicuro per le strade. Altre attività del Gruppo sono il Mese della Sicurezza, un ricco periodo di incontri e tavole rotonde sul tema sicurezza e la Healty Week, una settimana di attività finalizzate alla promozione di uno stile di vita sano e attivo.

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Pubblicato il
29 Febbraio 2020

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