Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Assologistica in prima linea sull’emergenza coronavirus

Andrea Gentile

MILANO – “Grande attenzione, adeguata prudenza e conseguenti interventi operativi attraverso protocolli condivisi e coordinati con le Autorità di riferimento”. Questo è quanto stanno mettendo in campo le Associazioni della logistica e dei trasporti – e quindi anche Assologistica – nell’affrontare l’emergenza da Covid-19. Il tutto secondo una logica di collaborazione da parte degli attori di un settore che intende fare fronte comune, in vista non solo della difficile situazione presente, ma anche del post-evento emergenziale”. Esordisce così Andrea Gentile, presidente di Assologistica, Associazione che nei giorni scorsi ha incontrato – insieme alle altre Organizzazioni della logistica e dei trasporti – la ministra De Micheli per rappresentare le difficoltà che il settore sta incontrando nell’emergenza coronavirus e le ricadute economiche che si prospettano nei prossimi mesi.

[hidepost]

Oltre ad aderire ai contributi delle Confederazioni (Confetra e Confindustria) di cui fa parte, Assologistica ha dato immediato seguito all’incontro, come richiesto dalla ministra, con una lettera nella quale sono state avanzate richieste per fronteggiare il calo dei volumi nel settore portuale. E in particolare focalizzando l’attenzione su rivisitazione dei canoni concessori sulla base dei minimi stabiliti con Decreto ministeriale; su annullamento dell’addizionale IRES per redditi derivanti dallo svolgimento di attività di concessione; su azzeramento delle accise dei combustibili per trazione utilizzati dai mezzi operativi portuali.

Inoltre per il settore della logistica Assologistica è intervenuta nella lettera e con l’Avviso Comune sottoscritto con le parti firmatarie del contratto di logistica, trasporto merci e spedizione con la richiesta di estensione e semplificazione delle procedure per l’accesso agli ammortizzatori sociali (affinché ne sia universalmente consentita l’erogazione in tempi rapidi), nonché sollecitando misure di natura economica, quali la sospensione dei termini per il versamento dei contributi previdenziali e delle imposte, l’esclusione per tutto il 2020 dei contributi a carico degli operatori per il funzionamento di ART (Autorità di Regolazione dei Trasporti) e infine lo sgravio contributivo per le imprese che mantengano i livelli occupazionali pre-emergenza, senza ricorrere agli ammortizzatori sociali.

In merito al decreto di urgenza del Governo per contenere il dilagare del contagio in Lombardia e altre 14 province, ricordiamo che nessuna limitazione o restrizione è prevista per il transito delle merci e di tutta la filiera produttiva da e per i territori indicati dall’art. 1 del decreto 8 marzo 2020. In attesa di chiare linee guida sulla movimentazione delle merci, sul sito del ministero dei Trasporti si legge infatti che: “L’attività degli operatori addetti al trasporto è un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può quindi entrare e uscire dai territori interessati e spostarsi all’interno degli stessi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci”.

[/hidepost]

Pubblicato il
11 Marzo 2020

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio