Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Voli, la Toscana è dimezzata

MILANO – Volare è sempre più difficile ai tempi del Covid-19. Nei giorni scorsi è stato chiuso l’aeroporto milanese di Linate mentre rimane aperto, con molte limitazioni, quello di Malpensa. Bologna continua ad operare, sia pure con il blocco di molti voli provenienti dall’estero. Abbastanza atipica è la decisione di Toscana Aeroporti, che gestisce sia Peretola di Firenze che Galilei di Pisa, di concentrare i voli residui sul solo scalo pisano. Peretola rimane al momento aperto solo per i voli cargo e per il presidio sanitario, con il personale di pubblica sicurezza a fare i controlli. Il dispositivo è in vigore, salvo rinnovi, fino a mercoledì 25 marzo.

[hidepost]

Al Galilei di Pisa si stanno facendo i conti sull’andamento dei voli in emergenza Covid-19. Secondo il presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai i passeggeri si sono più che dimezzati dai primi giorni di marzo, contro un andamento estremamente positivo registrato nel 2019.

Dai primi di marzo tra voli cancellati e coefficiente di riempimento molto ridotto la perdita stimata del sistema Firenze-Pisa è di circa 430 mila passeggeri, di cui 170 mila su Firenze e 260 mila su Pisa. È previsto di salvaguardare l’occupazione del personale con la cassa integrazione ma il problema è legato al fermo dei voli di alcune compagnie che specie su Pisa facevano il pieno, prima di tutti Ryanair.

*

Rimane da capire che cosa succederà del progetto di allungare la pista di Peretola, definitivamente bocciato a tutti i livelli nazionali. La società Toscana Aeroporti ha annunciato che rimodulerà il progetto, perché con le piste attuali Firenze è uno scalo con poche aspirazioni oltre i voli interni o a breve raggio in Europa. Ma avanza anche la tesi delle autorità pisane secondo cui sarebbe più produttivo all’intero sistema portuale toscano di investire sul Galilei, migliorando in particolare i collegamenti ferroviari con Firenze, per fare dell’hub di Pisa il vero contrastare dell’aeroporto di Bologna, oggi più facile da raggiungere da parte dei fiorentini e in genere dal Centro della Toscana di quanto lo sia Pisa.

[/hidepost]

Pubblicato il
18 Marzo 2020

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio