Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Trasportounito: dopo saremo ancora eroi?

ROMA – L’orgoglio e la voglia di rispondere sempre e comunque con i fatti non è mai mancato agli autotrasportatori italiani. Ci fanno quindi molto piacere – scrive Trasportounito – i ringraziamenti rivolti alla nostra categoria dalla ministra De Micheli e gli elogi del presidente Berlusconi, che ha parlato di noi come di eroi per l’abnegazione con cui le nostre aziende, quei padroncini che così poco sono stati sino a oggi considerati, i nostri conducenti, stanno mettendo in campo, macinando i chilometri di un’emergenza senza precedenti, per assicurare al Paese il funzionamento di questo sistema logistico di approvvigionamenti e di spedizione delle merci senza il quale l’Italia oggi collasserebbe.

[hidepost]

Grazie per il riconoscimento del lavoro che svolgiamo e della funzione essenziale e strategica che garantiamo – continua il segretario generale Maurizio Longo – anche ponendo le aziende nella condizione di rischiare di tasca propria.

Oggi il Paese ci chiede sacrifici, ci definisce eroi, certo non al pari di quei medici o infermieri, che forse con noi condividono il titolo di figli di un Dio minore e che ogni giorno rischiano in prima linea negli ospedali e nei pronto soccorso.

Abbiamo una speranza: che il Paese e specialmente la politica non ci consideri d’ora in avanti eroi per caso, eroi per alcune settimane, per poi tornare a dimenticare e calpestare i diritti e il ruolo di una categoria che svolge un servizio vitale per il suo Paese. E lo svolge senza strumenti di tutela, in un quadro normativo che li pone alla mercè dello sfruttamento, che limita la loro libertà e la loro sicurezza.

Da mesi, da anni – conclude Maurizio Longo – chiediamo pochi interventi in grado di non trasformare le notti in incubi e le giornate in schiavitù sulle strade. Lo chiediamo anche per il Paese, per le imprese, per le famiglie. E magari, fra qualche mese, al più presto possibile, quando il Paese tenterà di dimenticare l’angoscia di questi giorni, speriamo che qualcuno ricordi quel termine: eroi… anche se figli di un Dio minore.

[/hidepost]

Pubblicato il
21 Marzo 2020

Potrebbe interessarti

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Nautica e navigatori al Salone di Genova

Passata la festa, diceva un vecchio proverbio un po’ blasfemo, gabbato lo Santo. Passato il Salone Nautico di Genova, appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati, sono state tirate le somme: ufficialmente, la nautica italiana...

Editoriale
- ANTONIO FULVI
Leggi ancora

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio