No a deroghe a tempi guida e di riposo autotrasportatori
ROMA – “Siamo irritati e contrariati per la richiesta ai ministeri competenti da parte delle associazioni datoriali dell’autotrasporto di aumento dei tempi di guida e di riduzione dei tempi di riposo degli autisti di mezzi pesanti, che metterebbe a repentaglio la salute e la sicurezza degli autisti, oltre che quella dell’utenza di strade e autostrade”. A dichiararlo unitariamente Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, in merito alla lettera datoriale, contenente alcune richieste volte a derogare le norme di impiego in atto. “Siamo certi – proseguono le organizzazioni sindacali – che, da parte ministeriale non verranno prese in considerazione tali richieste provocatorie e ci riserviamo, qualora ciò non avvenisse, di agire, anche con azioni di protesta nazionali ed europee a tutela della lavoratrici e lavoratori del settore”.
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“Nel recepire il regolamento europeo – spiegano le tre organizzazioni sindacali – è stata già applicata la deroga all’orario di lavoro, aumentando la flessibilità della prestazione lavorativa ad un impegno complessivo di 61 ore settimanali con una media di 58”.
“Nella situazione cui versa il Paese e dove la logistica e i trasporti, con i suoi lavoratori, sono diventati fondamentali – sostengono infine Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti – gli autisti degli automezzi vanno tutelati e messi in condizione di lavorare in sicurezza. Invece viene chiesto loro di continuare l’attività in prima linea, ma in condizioni di maggiore stress psicofisico. Le lavoratrici e i lavoratori dell’autotrasporto e della logistica, che stanno lavorando con l’emergenza sanitaria in atto, devono poterlo fare ma con le doverose precauzioni e soprattutto nel rispetto delle regole in vigore”.
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