Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Da Palermo a Sydney sul gigante Antonov

Nella foto: L’Antonov 124-100M-150 sulla pista dell’aeroporto di Palermo.

PALERMO – I prodotti tecnologici siciliani malgrado il Covid e la distanza sbarcano in Australia. Un trasporto eccezionale di 25 tonnellate, ovvero un convertitore di energia solare da Palermo è volato all’altro capo della Terra, a Sydney, in Australia. L’operazione si è compiuta grazie a un aereo cargo tra i più grandi del mondo che, dopo cinque anni, è ritornato a solcare la pista di oltre tre chilometri, la più lunga del Sud Italia, dell’#aeroporto internazionale di Palermo “Falcone e Borsellino”.

L’aereo è un Antonov 124-100M-150 della Antonov Company russa. Si tratta di un vero gigante dell’aria di costruzione russa lungo 69,10 metri e alto 21,10, con 73,30 metri di apertura alare.

[hidepost]

E’ arrivato da Bucarest a Palermo, dove già aveva operato in passato. Nello scalo aereo palermitano i tecnici di GH Italia Palermo e XPH Xpress Handling hanno trasferito nella pancia dell’aereo il convertitore costruito in Sicilia e destinato a un parco eolico australiano.

[/hidepost]

Pubblicato il
15 Aprile 2020

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio