Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Pasta italiana, bollino di qualità sul grano di importazione

MILANO – La qualità dei più significativi prodotti alimentari italiani, in primis la pasta, dipende dalla qualità del grano che viene importato in particolare da Canada e Stati Uniti e poi miscelato al grano italiano (insufficiente a soddisfare la domanda nazionale). In un momento di emergenza e di fortissima pressione sull’industria agroalimentare italiana, la qualità è ancora di più una parola d’ordine.

In questa ottica, il Gruppo Bureau Veritas Italia ha potenziato in modo decisivo il suo presidio sui porti e sul settore marittimo, predisponendo veri e propri emergency team dedicati ai controlli nelle stive delle navi destinate al trasporto del grano e di prodotti come mais, soia, riso, crusca, avena, ma anche leguminose e oli vegetali importati attraverso i porti nazionali.

[hidepost]

Ogni anno l’Italia importa circa 20 milioni di queste commodities, che richiedono controlli e garanzie accurati sia sulla qualità che sulla quantità del prodotto e gli ispettori di Bureau Veritas, a fronte dell’emergenza virus, stanno svolgendo un’attività di verifica h 24, ovviamente in parallelo con organi dello Stato come il Corpo Forestale, i funzionari preposti all’anti-frode e quelli della Sanità marittima.

Gli sbarchi di granaglie si concentrano oggi sui porti dell’Adriatico, ma la presenza dei team di Bureau Veritas, coordinati attraverso la divisione Commodities Inspectorate Italy, è assicurata in tutti gli scali italiani sia su input degli importatori, che degli esportatori, in quanto anche elemento centrale di garanzia dei contratti. “Bureau Veritas – sottolinea Tomaso Migliaccio, managing director della divisione – interviene sull’intera filiera alimentare attraverso verifiche specifiche anche sul food per vendita al dettaglio e sul comparto bio (nel quale è stata di recente acquisita QCertificazioni), verifiche rese più efficienti dal controllo all’origine sulle materie prime importate attraverso la nostra rete capillare di ispettori e laboratori, e alla nostra capacità di intervenire su qualsiasi tipo di vettore come navi, camion, treni o di depositi”.

Per altro, in parallelo, gli ispettori di Bureau Veritas hanno anche intensificato in modo decisivo l’attività di sorveglianza sulla qualità dei carburanti ad uso navale, che deve rispondere alle nuove normative internazionali in tema di riduzione del contenuto di zolfo in essi presente. Questa attività di verifica ha assunto in questi giorni un particolare valore strategico proprio per garantire la continuità nel flusso di import delle materie prime, indispensabile per assicurare gli approvvigionamenti al settore agroalimentare e delle merci in genere.

[/hidepost]

Pubblicato il
18 Aprile 2020

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio