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Gli inquinanti del traffico in Toscana

FIRENZE – Dal momento che il traffico è uno dei fattori di pressione che ha avuto un’importante riduzione a seguito delle misure di limitazione per il Covid-19, ARPAT ha rilevato gli andamenti di alcuni inquinanti nelle “stazioni traffico” della rete regionale toscana gestita dai propri sensori. I dati degli ossidi di azoto (NOx) e del particolato PM10 delle stazioni di traffico, dieci in tutto, sono stati esaminati da gennaio a marzo 2020.

La prima valutazione è stata effettuata sulle distribuzioni mensili dei dati. Si effettua un confronto tra la distribuzione del triennio precedente (2017-2019) con la distribuzione del 2020 per i mesi di gennaio, febbraio e marzo. Come già ampiamente riportato il blocco della attività ha coinciso con il cambiamento della stagione, fattore di cui gli andamenti degli inquinanti tipici urbani risentono in maniera significativa. Per mettere in evidenza variazioni al netto di questi effetti è necessario fare un confronto con gli anni precedenti. La scelta di prendere i 3 anni precedenti anziché uno solo è dettata dalle seguenti considerazioni:

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A parità di stagione, le condizioni meteorologiche che si verificano nell’arco di un mese, e che hanno influenza sui livelli degli inquinanti, possono essere diverse da un anno all’altro; prendendo una finestra di 3 anni si ottiene una mediazione tra le possibili condizioni ricorrenti in un dato mese.

La possibilità che l’inquinante considerato sia soggetto ad un trend negli anni che dipende dalla variazione del quadro emissivo. In questo caso, l’esame di un numero superiore a 3 anni potrebbe portare a un valore di riferimento alterato e si potrebbe stimare una variazione influenzata dal trend e non solo dall’obiettivo oggetto di osservazione. Questa possibilità esiste in effetti anche prendendo in considerazione un triennio e, per questo motivo, vengono esaminati i mesi di gennaio e febbraio, non ancora influenzati dai provvedimenti Covid-19 che danno quindi immediato riscontro della coerenza attesa tra il 2020 e gli anni precedenti anche per il mese di marzo.

L’analisi si concentra su NOx e PM10 sia perché questi sono gli inquinanti monitorati in tutte le stazioni di traffico sia perché sono quelli che presentano ancora problematiche di carattere locale in Toscana. Le osservazioni più estese riguardano gli ossidi di azoto; per questo inquinante è disponibile il dato orario che consente di applicare valutazioni statistiche su insiemi più numerosi, anche considerando i dati mensili.

Sono riportati in maniera sintetica gli andamenti delle concentrazioni orarie di NO2 nelle 10 stazioni dal 01.01.2017 al 31.03.2020 con la distribuzione complessiva dei dati su tutto il periodo (istogramma verde). Si può notare chiaramente la stagionalità dell’andamento annuale ed il fatto che le concentrazioni di marzo 2020, per quanto in alcune stazioni si possa notare una brusca discesa, sarebbero comunque state in diminuzione. Per alcune stazioni, inoltre, è visibile una tendenza alla diminuzione nei tre anni seppur contenuta e da verificare su periodi più lunghi.

Sono state anche riportate le concentrazioni orarie in µg/m3 di tutte le stazioni. La griglia verticale rappresenta un semestre. Per ogni annualità sono riportate le percentuali di copertura. Per il 2020, poiché i dati presi in esame sono soltanto quelli fino al 31 marzo, la percentuale risulta variabile tra il 23,2 e il 23,6%. Nella finestra relativa a ciascun andamento sono stati registrati alcuni indicatori statistici relativi alla serie, ovvero: dati mancanti sul totale dei dati attesi, valore minimo, valore massimo, media, mediana e 95° percentile.

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Pubblicato il
6 Maggio 2020

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