Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Partiti da Venezia due mega reattori

VENEZIA – La destinazione è Algeciras/Spagna: il vettore la Jumbo Jubilee, tra le ammiraglie della flotta Jumbo – storica compagnia armatoriale nel settore heavy lift. La Jubilee, dotata di 2 gru con una capacità di sollevamento complessiva di 1.800 tonnellate ha imbarcato a Venezia due mega reattori da 1400 tonnellate ciascuno e altri tre di portata minore.

Le componenti sono state prodotte dalla divisione Heavy Equipment di ATB Group, azienda internazionale, con sede a Roncadelle (Brescia), che vanta una lunghissima tradizione nella progettazione, fabbricazione, installazione e messa in servizio di apparecchiature per il settore dell’Energia; e che da oltre 60 anni ha una sede anche a Porto Marghera, strategica per la sua distanza di appena 400 metri dalla banchina e quindi particolarmente adatta alla produzione, finalizzazione e imbarco dei carichi eccezionali, come nel caso dei reattori in partenza tra oggi e domani.

[hidepost]

I reattori sono due LC Fining, apparecchi che necessitano di sequenze di montaggi molto particolari e delicate e l’allestimento degli interni ha richiesto uno studio ad hoc e lavorazioni meccaniche specifiche.

Delicata anche l’operazione di movimentazione dei due mega carichi: le pratiche di trasferimento terrestre e imbarco sono state gestite dalla Campostano Anchor e il convoglio, della lunghezza di ben 60 metri, è stato movimentato grazie a carrelli speciali della stessa ATB e di eccellenze ben note come la Fagioli spa e Semat per raggiungere le banchine del terminal Multi Service. Il terminal garantisce un accesso doganale diretto con ATB per l’ingresso in porto di questi convogli in modo che non interferiscano con la viabilità ordinaria, diversamente colli di tali dimensioni non potrebbero accedere attraverso i normali varchi portuali.

Multi Service, altamente specializzato nel settore, mette a disposizione banchine ad alto pescaggio e di idonea portata per metro quadro per l’avvicinamento dei colli alla nave, fornisce gli stivatori a terra e a bordo e le gru di terra per l’imbarco degli accessori al seguito dei colli eccezionali.

Venezia si conferma così luogo chiave per la logistica e la spedizione dei project cargo verso i maggiori mercati mondiali, e anche per questo, negli ultimi anni è in crescita il numero delle aziende che scelgono di spostare i loro centri di produzione nelle vicinanze delle banchine dello scalo portuale veneziano.

[/hidepost]

Pubblicato il
6 Maggio 2020

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora