Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Salpate da Porto Marghera tre maxi-caldaie della Macchi

Nella foto: Gli impianti già a bordo della nave a Porto Marghera.

PORTO MARGHERA – Sono state realizzate a Porto Marghera e sono salpate per la Penisola Arabica le tre caldaie modularizzate in modalità Plug & Play prodotte da Macchi (divisione della Sofinter S.p.A. con headquarter a Gallarate (VA) e con altre unità produttive in Italia e in Europa). Tre gioielli dell’ingegneria e della meccanica, dal peso di 510 ton ciascuno e dalle dimensioni di 23.5 metri di lunghezza, 13.5 metri di larghezza e 16.5 metri di altezza destinati a far parte di un impianto Oil&Gas.

Da cinque anni la Macchi ha scelto di aprire un nuovo stabilimento in via Ramo dell’Azoto a Marghera in quanto le dimensioni ed il peso di questi prodotti richiedono un “assembly yard” in prossimità dell’area portuale per permettere, fatte tutte le verifiche del caso, di raggiungere il porto ed assicurarne l’imbarco. Tutte ragioni che hanno spinto la società a puntare su Porto Marghera come luogo ideale per investire: un investimento che certamente ha dato i suoi frutti, se si considera che dal 2016 ad oggi sono stati prodotti ed imbarcati a Marghera ben 35 boiler, di cui 24 con modularizzazione Plug & Play.

[hidepost]

Ma non solo. A Marghera operano anche altre due eccellenze di livello europeo e globale, partner ideali per realizzare operazioni straordinarie come questa: si tratta della Fagioli, azienda leader per i servizi in questo settore – non da ultimo, la partecipazione alla ricostruzione del Ponte di Genova – e del terminal Multi Service specializzato e riconosciuto a livello internazionale nella movimentazione dei project cargo da più di 20 anni terminal di riferimento per il general – project cargo per il Nord Italia.

[/hidepost]

Pubblicato il
8 Luglio 2020

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio