Microplastiche nel Tirreno molto contaminati i pesci
ROMA – Nell’estate 2019 l’Università Politecnica delle Marche (UNIVPM) insieme al Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per lo studio degli Impatti Antropici e Sostenibilità in Ambiente Marino di Genova (CNR-IAS) ha partecipato alla campagna “Mayday SOS Plastica” promossa da Greenpeace, una campagna di sensibilizzazione e ricerca per lo studio e il monitoraggio della plastica e delle microplastiche in acqua, sedimenti e organismi marini.
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L’attività si è svolta dal 18 maggio all’8 giugno 2019 nel Tirreno Centrale e precisamente lungo le coste della Toscana, Lazio, Campania e Sardegna, includendo anche isole dell’Arcipelago Toscano (Elba, Giglio, Pianosa, Capraia) e Ponziano (Ventotene), aree prominenti le foci dei fiumi (Foce dell’Ombrone, del Tevere e del Sarno) e aree marine protette come quella di Tavolara-Punta Coda Cavallo (isola di Tavolara, Molara e Molarotto).
È ora disponibile il report nel quale vengono presentati i risultati relativi alla determinazione delle microplastiche (MPs) e delle microfibre (MFs) in pesci e organismi invertebrati campionati durante il tour.
I risultati ottenuti sono utili per fornire nuove informazioni sui livelli, frequenze di ingestione e sulla caratterizzazione chimica delle microparticelle di plastica e microfibre, in specie differenti campionate da aree sottoposte a diverso impatto antropico.
In totale sono stati analizzati 308 organismi di cui 208 pesci appartenenti a 23 specie diverse e 100 invertebrati appartenenti a 3 specie. Le specie sono state scelte per il loro valore commerciale ed ecologico e il numero di individui per ognuna è stato definito secondo le disponibilità.
La frequenza di ingestione delle microfibre da parte delle specie analizzate risulta molto alta, a prescindere dal sito di indagine, e dimostra ancora una volta l’ampia diffusione di MFs lungo le coste del Tirreno. In totale sono state estratte circa 2.000 microfibre (MFs) dagli organismi, misurando una frequenza di ingestione del 89% e una media di 7,1±5,2 MFs per singolo individuo.
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