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Confetra al ministro: siamo all’assurdo del “servizio posta”

ROMA – L’appello congiunto di Confetra, anche a nome delle altre organizzazioni della logistica, è urgente e rivolto al ministro Paola De Micheli.

“A luglio scorso il TAR del Lazio – riferisce l’appello – ha respinto gli ultimi ricorsi amministrativi che le imprese di autotrasporto e di spedizione avevano intrapreso contro AGCOM e MISE sulla materia dei servizi postali.

Risulta ora preclusa la strada giudiziaria per risolvere una questione che non trova riscontro in nessun altro Paese comunitario: in base alla normativa vigente in Italia si pretende di definire “servizio postale” una qualsiasi fase logistica – dalla raccolta, al trasporto, alla distribuzione – che riguardi pacchi fino a 31,5 chilogrammi, con la conseguenza che le imprese che gestiscono la logistica dei piccoli colli debbono essere titolari di autorizzazione postale con tutte le conseguenze connesse, dal pagamento dei contributi all’AGCOM al pagamento di oneri al fondo del servizio universale financo al rischio di dover applicare il CCNL di Poste Italiane.

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“Si tratta di una questione dirompente che necessita di una chiara presa di posizione a livello politico. Ti chiediamo unitariamente un intervento al fine di trovare una soluzione condivisa ed equilibrata che faccia salve le esigenze di un mercato sempre più in espansione come quello dell’e-commerce B2C e nel contempo non aggravi arbitrariamente imprese che operano in mercati diversi ancorché di piccoli colli.

Restiamo in attesa del Tuo cortese riscontro”.

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Pubblicato il
24 Ottobre 2020
Ultima modifica
27 Ottobre 2020 - ora: 14:45

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