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Il ministro come Augusto imperatore

LA SPEZIA – Il buonsenso e anche solo il buonsenso – oltre alle qualità dimostrate – lo impone: Di Sarcina, già segretario generale di Carla Roncallo e nominato commissario dell’AdSP dopo la promozione di Carla all’ART, va fatto presidente al più presto. In nome della continuità d’azione, ma anche su pressoché unanime richiesta del territorio.

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Il problema è che a Roma, a quanto pare, sono fedeli al motto dell’imperatore Augusto: Féstina lente, che tradotto in italiano suona: affrettati lentamente. Un ossimoro, secondo i linguisti: ma che esprime bene l’attuale incapacità – o volontà – romana di prendere decisioni rapide. Può anche darsi – e me l’auguro – che mentre scrivo queste righe la situazione si sia evoluta. Ma come giustamente rilevano a La Spezia (e a Carrara) il trasferimento di Carla Roncallo è stato deciso ormai da più di un mese, l’unanime valutazione (anche del ministro: sennò non l’avrebbe promossa) in positivo della sua presidenza, l’altrettanto evidente considerazione delle qualità del commissario (sennò non sarebbe stato nominato commissario) avrebbero dovuto risolvere subito il passaggio di consegne, rispettando la legge che impone il parere della Regione (in questo caso delle due regioni, Liguria e Toscana). Ma non ci risulta che il parere sia stato chiesto, come poteva farsi già un mese fa. Il ministro nel frattempo si sarebbe accordato con Toti per Genova: bene, bravo, bis. Ma La Spezia e Carrara?

Francamente, non credo che ci sia un’altra soluzione nella testa del ministro. E allora perché perdere tempo? Le capacità di un ministro responsabile di un settore così delicato come i trasporti e la logistica sono anche nella rapidità delle decisioni. Féstina, non Lente. Questi sono tempi in cui non rispettare quelli dell’economia è colpevole, più che colpevole.

Antonio Fulvi

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Pubblicato il
18 Novembre 2020

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