Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

Import-Export marittimo: futuro da schiavi?

GENOVA – La logistica italiana, secondo l’analisi SRM, sta perdendo il controllo del prodotto italiano: il 73% delle esportazioni italiane, contro il 30% di quelle tedesche, francesi e spagnole viene venduta “franco fabbrica”: il ritiro avviene allo stabilimento del produttore italiano e tutte altre fasi del trasporto vengono decise dal compratore estero, che decide chi utilizzare per il trasporto, dove far transitare la merce, che linea marittima usare, con chi assicurare le merci e che banche usare per finanziare il pagamento delle merci e le eventuali garanzie.

[hidepost]

Questo il tema al centro del convegno organizzato in diretta streaming martedì scorso a Terrazza Colombo, da Camera di Commercio di Genova e Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale con il supporto tecnico di C.I.S.Co. – Centro Internazionale Studi Containers e di Promos Italia.

Il senso dell’iniziativa è tutto nel titolo: Import-Export marittimo di merci containerizzate: un futuro da schiavi? Controllo italiano ed interessi esteri nel rilancio internazionale dell’Italia post-Covid e l’obiettivo quello di lanciare proposte concrete per recuperare il ruolo dei player nazionali nella prossima ripartenza post-Covid.

A discuterne – partendo dallo studio SRM/ADSP sulla diffusione del franco fabbrica fra le imprese esportatrici italiane, introdotto da Alessandro Panaro di SRM e dal consigliere C.I.S.Co. Sergio Bologna – le principali istituzioni interessate: il direttore generale dell’Agenzia Dogane e Monopoli Marcello Minenna e i presidenti di Camera di Commercio e AdSP Luigi Attanasio e Paolo Emilio Signorini; accanto a loro i vertici di C.I.S.Co Filippo Gallo, Confetra Ivano Russo, Spediporto Alessandro Pitto, Assagenti Paolo Pessina, il vice direttore politiche industriali di Confindustria Giuseppe Mele e il direttore tecnico di Siat Alessandro Morelli.

“Con questa iniziativa – ha commentato il presidente della Camera di Commercio di Genova Luigi Attanasio – inauguriamo una nuova stagione di collaborazione con la nostra Autorità Portuale di Sistema che si propone di raggiungere, grazie a Promos Italia, le imprese esportatrici della parte più produttiva del Paese e fornire loro le conoscenze e l’assistenza necessaria per assumersi il rischio (ma anche il profitto) del trasporti fino al porto d’imbarco, e anche oltre”.

Il presidente AdSP del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini ha detto a sua volta: “I settori trasportistico e portuale hanno mostrato di essere resilienti nel corso di questa pandemia e sono pronti a ripartire dopo i rallentamenti causati dal Covid-19. I porti di Genova e Savona non si sono mai fermati e hanno confermato imponenti investimenti sia lato terra che lato mare per migliorare e rendere più fluido, efficiente e competitivo l’accesso ai terminals. Ed anche le infrastrutture immateriali sono state e saranno al centro dell’attenzione, con lo sviluppo deciso della digitalizzazione delle procedure e dell’ interfaccia con l’utenza, sino ai caricatori ed i ricevitori di ultima istanza. Importante quindi portare avanti ogni sforzo di collaborazione fra soggetti istituzionali, come quello con la Camera di Commercio di Genova, con l’obiettivo comune di sviluppare anche un marketing istituzionale nell’ottica di rinsaldare le relazioni con le filiere produttive del Nord Italia che sono da sempre la vera forza di mercato del porto, oggi più che mai di fronte alla necessità di fare innovazione logistica”.

Il presidente C.I.S.Co. Filippo Gallo a sua volta ha concluso: “Siamo pronti a supportare le aziende italiane nell’importante sforzo di recupero delle funzioni logistiche. In particolare C.I.S.Co. si concentrerà sull’expertise maturato nel settore dei traffici containerizzati a temperatura controllata”.

[/hidepost]

Pubblicato il
19 Dicembre 2020

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio