Sempre più GNL attraverso il Polo Nord

Nella foto: Un mercantile russo scortato da un rompighiaccio sulla rotta artica.
OSLO – Il passaggio delle navi gasiere attraverso i varchi che lo scioglimento dei ghiacci stanno aprendo nel Circolo Polare Artico si sta intensificando. E sembra ormai accertato che la Russia sia la maggior utilizzatrice del suddetto passaggio, con una flotta di gasiere che porta il GNL in particolare agli scali del Nord Europa ma non solo. Il momento tra l’altro è favorevole perché il costo del GNL è cresciuto nettamente, essendo in rapporto diretto – anche se artificiale – con il costo degli altri combustibili fossili, greggio per primo.
Per favorire l’attraversamento del pack in fase di scioglimento la Russia ha da tempo una delle maggiori flotte di rompighiaccio attrezzate sia per aprire la strada alle navi mercantili – in particolare sono utilizzate quelle con la prua rinforzata – sia per operare autonomamente nel trasporto, compreso lo storico rompighiaccio ad energia nucleare che è in grado di farsi strada anche dove il ghiaccio è più spesso.
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Secondo gli ultimi rapporti dell’Accademia russa delle Scienze Naturali, lo scioglimento dei ghiacci nelle aree polari continuerà almeno per qualche centinaio di anni, aprendo dunque totalmente la strada marittima sia sopra la penisola scandinava, sia nello stretto di Bering a Nord del Canada, che facilita la traversata tra il Nord Atlantico e il Nord Pacifico. Una rivoluzione sulle rotte polari che nei prossimi decenni vedrà nascere servizi marittimi totalmente nuovi non solo per i carburanti ma anche e specialmente per le merci.
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