Sempre più ferrovia per Chep con i pallet
MILANO – Chep, società di noleggio pallet, ha annunciato l’avvio di due collaborazioni che le permetteranno di spostare su ferrovia due tratte svolte finora con altre modalità di trasporto. Ne da notizia Supply Chain Italy, il sito telematico pieno di notizie sulla logistica.
La prima delle annunciate collaborazioni è sulla Catania-Bologna, che non sarà più mista (via nave e gomma), ma viaggerà su ferrovia grazie al supporto di Mercitalia Logistics. Questo progetto, partito in via sperimentale durante il lockdown, è adesso a regime e prevede dieci viaggi a settimana.
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La seconda direttrice riguarda l’asse Bari-Verona che pure, grazie al supporto di SMET, ora non è più svolta su strada ma su rotaia. In questo caso sono otto – precisa ancora “Supply Chain Italy” – i collegamenti diretti effettuati ogni settimana.
“Tutti noi dobbiamo fare in modo che il futuro della logistica italiana comprenda quote maggiori di trasporto su ferro, anche in ragione degli obiettivi europei che mirano alla conversione del 30% dei transiti merci su strada entro il 2030” ha commentato sul sito Francesca Amadei, country general manager Italia dell’azienda di pallet pooling. “Siamo aperti a nuove collaborazioni con produttori per incrementare i carichi in viaggio, soprattutto in un momento come questo dove il trasporto su ferro si configura come un’opzione potenzialmente più sicura rispetto a quello su gomma per prevenire il contagio da Covid-19. Il modello di business Chep è intrinsecamente sostenibile: promuovendo l’uso condiviso dei pallet e il loro riutilizzo, il pooling è una concreta rappresentazione di economia circolare che favorisce la creazione di supply chain più efficienti con meno costi operativi e meno sfruttamento di risorse naturali”.
L’azienda ha evidenziato inoltre a Supply Chain Italy” che questa doppia iniziativa contribuirà anche a ridurre lo ‘spread ferroviario’ tra Nord e Sud, ovvero il gap di offerta di servizi che, dati di RFI alla mano, faceva sì che nel 2019 in Lombardia si registrasse ogni giorno il passaggio di 205 treni merci, mentre in Puglia e Sicilia la quota fosse rispettivamente di 20 e 8 treni giornalieri.
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